rassegna stampa

Szczesny uscita a vuoto “Tanta voglia di Londra”

Il portiere polacco aveva stupito tutti, per forza e personalità, dalla sera dell’infortunio (Roma-Barcellona), qualcosa è cambiato: si sente meno sicuro, sbaglia di più. Szczesny o De Sanctis, ora il dualismo torna d’attualità

Redazione

Era cominciato sabato notte al termine di Inter-Roma quando Garcia ai microfoni dei cronisti aveva detto . «L'errore sul gol di Medel è suo, non era un tiro di Neeskens. Non ha avuto l'exploit sul gol preso: un portiere di questo livello ci deve permettere con la sua grande qualità di fare l'exploit» evidenzia oggi Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Che qualcosa non vada e che il rendimento di Szczesny sia in sensibile calo, appare evidente. Non è una crisi, ma ci si può trasformare. A Roma c’è questa tendenza: i portieri arrivano bravi e se ne rivanno distrutti. Si spera che SZC non faccia la fine di Stekelenburg, del quale si sono perse le tracce ormai da un bel po’.

Il primo segnale è arrivato a Borisov, dove ha preso un paio di gol da pollo. Errori di posizione, valutazioni errate, scarsa attenzione. Insomma, il portierone che ha tolto la palla di Bonucci dalla linea della porta, in questo momento è in stand by, in modalità uso-aereo. Szczesny o De Sanctis, ora il dualismo torna d’attualità.

L’Arsenal lo ha solo prestato alla Roma, quindi il suo futuro è tutto in ballo. I suoi rapporti non idilliaci con Wenger hanno lasciato aperto uno spiraglio, oggi torna in discussione e non per gli errori che ha commesso o per la formula con cui è stato trasferito a Roma, ma per quello che ha dichiarato lunedì scorso a Sky «Se un anno fa mi avessero detto che sarei andato a Roma avrei pensato che fosse impossibile. Mi vedevo all’Arsenal per tutta la mia vita ed è ancora quello il mio sogno. Per me è una famiglia e se mi dovessero dare un’occasione giocherei per loro. Qui a Roma i tifosi sono sempre stati fantastici, non so cosa accadrà, nove mesi nel calcio sono lunghi, le cose possono cambiare».