rassegna stampa

Stadio, spunta il nuovo ponte ma senza finanziamenti

Tor di Valle, sul progetto bis iter in salita: spunta il viadotto di Traiano, mancano i fondi. Il ministero: "Senza questa infrastruttura e svincolo sul Gra la viabilità andrà in tilt"

Redazione

La nuovaconferenza dei servizi chiamata a bocciare o approvare definitivamente il progetto del nuovo stadio della Roma riparte con gli stessi dubbi che avevano portato, pochi mesi fa, alla prima, netta, stroncatura dell'operazione. A partire, come scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, dalla mega-falla nel piano trasporti.

L'ostacolo principale si chiama Ponte di Traiano, vale a dire il collegamento sul Tevere che avrebbe dovuto cucire i due lembi del fiume per evitare che la circolazione nella zona, già fin troppo congestionata, vada in tilt per colpa dello stadio e di quel gigantesco complesso di negozi, uffici e alberghi che i privati vorrebbero costruirci accanto.

In questa seconda versione del progetto, il ponte non c'è. Anche se i tecnici di diverse istituzioni, locali e nazionali, hanno fatto capire che è fondamentale per reggere l'impatto dei flussi di traffico collegati allo stadio e al nuovo quartiere commerciale tutt'intorno.

Finora i privati, con il placet della giunta M5S, hanno provato a giocare la carta del Ponte dei Congressi, un'opera, è bene ricordarlo, finanziata con risorse del governo, soldi pubblici insomma. Per l'amministrazione grillina e i proponenti basterebbe questo collegamento anche per lo stadio; ma gli stessi progettisti del Ponte dei Congressi, che fanno capo alla partecipata comunale Risorse per Roma, sono convinti che la loro opera non basti a compensare il nuovo insediamento proposto dai privati. E che il Ponte di Traiano sia indispensabile per la viabilità intorno allo stadio.

Il ponte, però, al momento è "definanziato". Esiste nelle carte, ma nessuno si è impegnato a realizzarlo. Ed è questo il principale nodo da sciogliere in questa seconda conferenza dei servizi, che dovrà esprimersi entro 90 giorni, salvo proroghe.