rassegna stampa

Stadio, sospetti dei pm su verde e parcheggi: “Modificato anche il Prg”

Nuovi filoni d'inchiesta nati dagli esposti di Salvitto: "Non poteva essere utilizzata la norma sugli impianti"

Redazione

La modifica anomala del Piano regolatore, l'utilizzo improprio della legge sugli stadi per ottenere più superficie edificabile da convertire in parcheggi, a discapito delle aree verdi. E ancora: la bancarotta della società che ha venduto alla Eurnova di Luca Parnasi i terreni di Tor di Valle dove edificare il Nuovo stadio della Roma. Tre magistrati al lavoro e cinque inchieste aperte, scrivono Michela Allegri e Adelaide Pierucci su Il Messaggero.

A fare scattare le ultime tre inchieste, le denunce depositate dall'avvocato Edoardo Mobrici legale del Tavolo della libera urbanistica, presieduto dall'architetto Francesco Sanvitto, ora nel mirino dei pentastellati pro stadio. "Mi sono arrivati un sacco di insulti sui social, non da parte dei romanisti, ma dei sedicenti grillini - ha affermato - La nostra associazione, anche quando preparava i programmi per il territorio per il M5S, ha sempre sostenuto una linea di principi e di legalità". È sempre lui a spiegare le storture nelle procedure: "Quando si sono accorti che il terreno bastava solo per edifici e stadio e non c'era più spazio per verde e parcheggi, cioè gli standard urbanistici di legge, è stata fatta una variante di piano regolatore. La cosa assurda è che, contrariamente a quanto stabilisce la legge nazionale dell'urbanistica, la variante è stata fatta pure da un privato invece che dall'ente pubblico. E senza discussione in Consiglio comunale. È stato saltato un passaggio, per fare più in fretta".