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Stadio Roma a Pietralata: nessun reperto nel terreno. Via libera della Soprintendenza

Stadio Roma a Pietralata: nessun reperto nel terreno. Via libera della Soprintendenza - immagine 1
Per la conferma definitiva, occorrerà attendere che i tecnici della Roma possano accedere anche alle ultime aree da esaminare
Redazione

Sotto i terreni di Pietralata, almeno sotto quelli già esplorati dagli archeologi della Roma, non c'è nulla. Una delle più grandi incognite della Capitale, il "reperto archeologico", in grado di bloccare, a volte per anni, o comunque di imporre rallentamenti o nuovi disegni per i progetti delle grandi e piccole opere, almeno per ora è stato schivato come riporta oggi Il Messaggero. E il progetto stadio a Pietralata ora può andare verso lo sprint di settembre. Sono due i verbali delle Belle Arti.  La prima cosa che emerge è che il "substrato geologico sterile", cioè quella parte del terreno totalmente vergine da attività umane, è «abbastanza superficiale» cioè non serve scavare molto in profondità.  La conclusione della Soprintendenza, improntata ovviamente alla più ampia cautela, dice: «in virtù della vocazione estrattiva dell'area non esclude la possibilità, pur in assenza di chiari indicatori cronologici, che il fronte di cava possa risalire all'età antica». Tradotto dal linguaggio archeologico: siamo non a caso nella zona delle cave di Pietralata, quindi è possibile che ci fossero cave di tufo. Che, solitamente, possono essere indagate durante i lavori, documentate e poi fine lì, si chiude tutto.

Il secondo sopralluogo, effettuato il 9 maggio, con l'assistenza anche dei Carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio, ha riguardato il presunto ritrovamento di un manufatto nella zona. Si legge: «si prende atto di una recinzione, in gran parte coperta da vegetazione con una porta posticcia sul lato ovest costituita da una rete di letto chiusa con un lucchetto. Da questo punto è possibile scorgere una sorta di approfondimento/buca nel terreno che dovrebbe corrispondere ai cunicoli segnalati dei quali non è stato possibile pertanto prendere visione. Nel tragitto, si nota una buca, abbastanza profonda, all'interno della quale è possibile intravedere l'attacco di una volta di una probabile galleria di cava. Sull'immobile è presente anche un pozzo di forma circolare con pareti intonacate probabilmente moderno». Insomma, non ci sono reperti: niente frammenti ceramici, niente materiali antichi. Men che meno fantomatici teatri romani. Ora, per la conferma definitiva, occorrerà attendere che i tecnici della Roma possano accedere anche alle ultime aree da esaminare, dopo la conclusione dei contenziosi giudiziari fra possessori e Comune.