Il parere favorevole della procura sul trasformare la permanenza in carcere di Luca Parnasi in arresti domiciliari, come riporta Il Messaggero, ha confermato che l'inchiesta sul sistema stadio sta accelerando di nuovo.
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Stadio, oggi la decisione sui domiciliari a Parnasi dopo i verbali sui politici
La Procura dice di sì ma la parola spetta al Gip. Sulla scarcerazione decisiva la l'audizione fiume per i pagamenti a fondazioni e partiti
Nel lungo verbale, Parnasi avrebbe specificato i dettagli dei pagamenti fatti alla politica per sostenere il progetto "stadio della Roma", consegnando ai magistrati la lista dei finanziamenti ai candidati per le elezioni 2018.
Quindici persone in tutto che hanno ricevuto ciascuna 4.500 euro: un pagamento "legale" ma tenuto volontariamente appena sotto il limite che obbliga a parlarne nel bilancio aziendale. E avrebbe ammesso di essere perfettamente cosciente che quando ha sostenuto fondazioni in quota Pd e Lega dal 2015 in avanti, l'ha fatto avendo in testa che quei soldi sarebbero arrivati ai partiti di riferimento: "Un modo per avere gli amici giusti negli ambienti che contano", ha detto in sostanza ai magistrati. Che giro abbiano fatto quei soldi è uno dei punti su cui si stanno concentrando gli accertamenti dei magistrati.
L'altro elemento centrale dell'indagine, su cui Parnasi ha dato conferme decisive, è il ruolo di Luca Lanzalone, plenipotenziario del comune di Roma nella gestione della trattativa che ha fatto diminuire le cubature complessive del progetto portando, parallelamente, a ridurre gli oneri di urbanizzazione a carico del costruttore.
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