rassegna stampa

Stadio, la grana dei terreni dopo lo scandalo Parnasi. Privati ancora in Comune

Secondo vertice tra i proponenti e il Campidoglio. Raggi: "Andiamo avanti"

Redazione

Martedì i nuovi vertici di Eurnova si sono riaffacciati in Comune. Stavolta hanno trovato i tecnici del dipartimento che sta conducendo la due diligence su tutta l’operazione stadio. L’indagine interna, partita dopo l’inchiesta della Procura che ha portato ai domiciliari il costruttore Luca Parnasi e i suoi sodali, è ancora alle prime battute, difficilmente sarà completata prima di settembre, scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero.

Eppure i privati che sognano l’affare Tor di Valle tentano un’accelerazione, dopo lo stop imposto dalla maxi-retata. Dopo le dimissioni di Parnasi, la sua società, Eurnova, è guidata dal nuovo amministratore delegato Giovanni Naccarato, da Riccardo Tiscini come presidente e dal consigliere d’amministrazione Giovanni Sparvoli. Mandare avanti il progetto non sarà facile. Il principale ostacolo sono i terreni dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto sportivo. Le aree di Tor di Valle sono di Parnasi e ora dovrebbero essere vendute. A chi? In queste settimane sono circolate tante voci. Uno spiffero rimbalzato in Campidoglio è che alla fine i terreni possano finire a James Pallotta o a un soggetto vicino alla Roma.

"L’amministrazione intende andare avanti, - ha detto la sindaca Virginia Raggima tutta la vicenda richiede degli approfondimenti. Le verifiche sono già partite, se la procedura risulterà corretta in tutte le sue parti noi andremo avanti".

Una sempre più nutrita schiera di consiglieri comunali ha iniziato a vedere come il fumo negli occhi la prosecuzione del progetto.