rassegna stampa

Stadio, gli imbarazzi Pd e la telefonata alla Roma: “Dobbiamo dire no, ma siamo favorevoli”

Il contatto c'è stato prima che il gruppo dem si è espresso compatto contro la delibera sulla pubblica utilità

Redazione

"Ci dispiace, ma abbiamo fatto una battaglia sullo stadio in questi mesi e dobbiamo votare no". L'incombenza di chiamare i vertici dell'As Roma tocca al consigliere Giulio Pelonzi, a nome di tutto il Partito democratico. come scrive Simone Canettieri su Il Messaggero.

La telefonata Campidoglio-Trigoria scatta prima che il gruppo dem si esprima compatto contro la delibera sulla pubblica utilità. Il ragionamento del Pd romano è: cari giallorossi, niente di personale, ma il progetto non ci convince, la politica è politica, arrivederci, forza Roma, a presto. Un passaggio «politico e diplomatico» per cercare di limitare i danni il più possibile con la società calcistica. O meglio con i tifosi (anche se l'operazione di Tor di Valle, con il calcio ha poco a che fare).

Ma non finisce qui. Perché se da una parte il Pd ha tenuto il punto sul responso finale, dall'altra ha mostrato più di un'ambiguità sul regalo che il Governo (sempre sponda Pd) aveva preparato per i costruttori di Tor di Valle. E cioè la possibilità di destinare un 20% delle cubature all'edilizia residenziale.