Nella giornata di oggi, Virginia Raggi farà partire ufficialmente l'iter per elaborare una nuova delibera che modifichi il provvedimento varato dall'amministrazione Marino nel 2014. Entro metà marzo, riporta Il Messaggero, i privati dovrebbero spedire in Campidoglio un prospetto delle modifiche concordate nel vertice di venerdì notte, con i nuovi rendering senza le tre torri dell'«Ecomostro». E' da questo documento che poi verrà «revisionata» la delibera dell'ex sindaco, attraverso un nuovo atto da far votare in Aula Giulio Cesare entro aprile. L'input della prima cittadina metterà in moto, già da oggi, gli uffici dell'Urbanistica, della Mobilità e dell'Ambiente. Ciò che si cerca di fare è redigere un «parere definitivo» che superi la stroncatura consegnata alla conferenza dei servizi lo scorso 1 febbraio, dove il Comune ha espresso un orientamento «non favorevole» al progetto Tor di Valle.
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Stadio, così il Comune studia la nuova delibera. Pressing M5S sui ribelli `
Virginia Raggi è pronta a far partire l'iter per modificare il provvedimento varato dall'amministrazione Marino nel 2014
Nel frattempo, però, all'interno del M5s è in corso una trattativa serrata per ricucire con i consiglieri ortodossi ed evitare uno strappo durante la votazione del progetto in Assemblea Capitolina. Durante la riunione di maggioranza di venerdì scorso, quattro membri del partito non hanno votato a favore dell'accordo con la Roma e il costruttore Luca Parnasi, fedeli alla linea del «No alla speculazione» pronunciato prima sui banchi dell'opposizione e poi in campagna elettorale. I tre contrari sono: Alessandra Agnello, Alisia Mariani e Maria Agnese Catini. Mentre Cristina Grancio, vicepresidente della Commissione Urbanistica, si è astenuta. È su questi tre che, da 48 ore, si sta esercitando un pressing da parte dei colleghi pentastellati. «Non possono esserci spaccature tra noi», ha dichiarato la Raggi. «Mettiamo ai voti il progetto adesso - prosegue - per scegliere una linea e poi mantenerla in Aula, senza divisioni».
Anche Paolo Ferrara, capogruppo del Movimento, è convinto che alla fine «ci saranno tutti i 29 voti dei nostri consiglieri e ci sarà anche quello di Virginia Raggi. Alla fine 30 sì sosterranno la delibera sullo stadio della Roma». L'operazione è appena cominciata, ma l'esito è ancora incerto. Se ne riparlerà anche oggi, durante il vertice di maggioranza che si terrà alle 18 in Campidoglio. Intanto, gli attivisti continuano nella loro protesta fuori da Palazzo Senatorio. Il tavolo Urbanistica del M5S è pronto a portare la vicenda davanti ai giudici del Tar. «La giunta M5S deve annullare la delibera di Marino - spiega Francesco Sanvitto -. Altrimenti tradisce il nostro programma e autorizza una speculazione immobiliare. Se l'accordo di venerdì si trasformerà in una delibera, ci rivolgeremo subito al Tribunale amministrativo».
(Lorenzo De Cicco)
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