rassegna stampa

Stadi sicuri, trattativa Viminale-Federcalcio: “Ora il modello inglese”

Salvini già al lavoro per cercare una soluzione che possa comminare un maggior numero di squalifiche a vita

Redazione

A sedere intorno al tavolo per l'incontro di oggi pomeriggio sugli Stadi sicuri sarà tutto il mondo sportivo, scrivono Alberto Abbate e Cristiana Mangani su Il Messaggero.

Ma certamente chi si aspettava un'invasione di ultrà pronti a trattare la resa, rimarrà deluso. Per la parte della tifoseria saranno presenti quattro Slo, ovvero i Supporter liaison officer, la figura introdotta dalla Uefa nel 2015, che ha il compito di tenere i collegamenti tra i club e le società di calcio. A sceglierli è stata la Figc, così come gli era stato chiesto dallo stesso ministro dell'Interno.

L'ipotesi sulla quale pare che Salvini stia già lavorando è quella simile al modello inglese, con più poteri agli steward, la possibilità di comminare un maggior numero di squalifiche a vita (Daspo) "per chi si macchia di episodi di violenza all'interno e fuori dagli stadi", tenendo conto di tutte le responsabilità: tifosi, dirigenti, giocatori e anche allenatori.

La strategia immaginata, però, mostra distanze parecchio evidenti tra le parti, soprattutto riguardo allo stop alle partite. Il presidente della Figc ha subito individuato la rotta scelta dal calcio: semplificare la procedura per lo stop, al momento incagliata sul doppio ruolo arbitro-responsabile ordine pubblico. L'Uefa ha richiamato l'Italia al rispetto delle procedure (per Ceferin Inter-Napoli andava sospesa), Salvini ha preso atto ma ha indicato una via diversa: sostenendo che il blocco spetta all'arbitro.

Nel frattempo il presidente Figc Gabriele Gravina ha convocato per questa mattina una riunione informale di tutti i partecipanti al tavolo: dovranno decidere se e in quali termini chiedere che sia più semplice fermare le partite.