Luciano Spalletti si è impossessato della Roma, i risultati hanno fatto il resto. Ora la classifica sorride: la squadra giallorossa è momentaneamente terza, entro domani sera avrà rosicchiato comunque punti a chi le sta davanti. La vittoria contro l'Empoli fa particolarmente felice Lucio. «E' una prestazione pesante perché fatta contro una squadra fortissima che ha grandissima qualità. Gli abbiamo concesso poco, abbiamo fatto gol e tirato tanto. Una bella prestazione, una delle migliori».
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Spalletti: «Vittoria bella e pesante però non culliamoci sui risultati»
"Stavolta si sono fatti trovare pronti ed è quello il risultato a livello di squadra. Così si fa in modo che tutti siano vivi. Ora nessuno ha più paura di stare in vantaggio, perché siamo più squadra"
Fuori Dzeko (febbre) fuori Totti (non era la sua partita), dentro il tridente di movimento. «In questa maniera abbiamo già giocato, la squadra conosce il sistema. C'è da migliorare, quello sì. Stavolta si sono fatti trovare pronti ed è quello il risultato a livello di squadra. Così si fa in modo che tutti siano vivi. Ora nessuno ha più paura di stare in vantaggio, perché siamo più squadra. Totti? Lo avrei messo da ultimo per palleggiare meglio, ma la squadra aveva fatto fatica e non riusciva a risalire. Dzeko? Sa tenere palla, mentre con gli altri due bisogna averla sempre manovrata e non è facile. Quei rinvii che hanno ridato il pallino a loro Edin li avrebbe gestiti».
Spalletti ha portato una modifica sostanziale nella testa dei calciatori, ha ridato loro consapevolezza, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". «Toccare altre strade avrebbe portato a un cammino più lungo, andare sull'aspetto psicologico è una scorciatoia. Abbiamo fatto due prestazioni sotto livello con Verona e Juve, poi si è iniziato piano piano. Ora va bene ma non culliamoci sui risultati».
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