rassegna stampa

Spalletti, pensieri e parole

Lucio glissa sul suo futuro a Roma e chiama in causa Totti. Il “giochino” crea imbarazzo in società e malumori tra la gente

Redazione

Luciano Spalletti dice tante cose, ma non quella che tutti i tifosi romanisti (compresa anche la società Roma), o una grossa parte di loro, vorrebbero sapere: firma o non firma, resta o non resta?

Il contratto di Spalletti è importante come lo era quello di Totti un anno fa, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. «Perché non parlate del contratto di Totti?», chiedeva il tecnico dopo Roma-Torino. Semplice: perché oggi interessa più il suo. Parlare di Totti significa spostare l'attenzione, fare una finta a destra e scattare a sinistra, con non poco imbarazzo della società, che aspetta da un po' risposte positive. Non parlarne significa voler nascondere qualcosa, la classica via di fuga: perché una volta è «resto se vinco», un'altra è «non resto nemmeno se faccio il triplete e l'importante è che si faccia il contratto al capitano».

Caro Spalletti, qual è il giochino? Se il giochino è me ne vado, perché qui arrivo solo secondo, può non essere facile da accettare ma è una realtà, cruda, una scelta professionale, che fa male, ma va accettata. Se il giochino è «o Totti o io», sembra più una scusa, visto che il capitano non è, minuti alla mano, un calciatore che condiziona le sue scelte. Se infine siamo al, «non sopporto più Totti, nemmeno l'idea che faccia il dirigente», allora lo dica apertamente e la società farà una scelta.

E' chiaro, dietro si nasconde altro. «Non mi state simpatici, io sono tornato per l'ambiente, per i tifosi, ho un patto d'amore con la gente», ha detto domenica sera Spalletti ai giornalisti. Se è un patto d'onore allora sarà sicuramente rispettato. E se andasse alla Juve sarebbe un tradimento, magari consumato per colpa di Totti. Siamo al teatro dell'assurdo. Per quanto ci riguarda, questi giochini - termine che piace tanto all'allenatore della Roma - sono un po' tediosi. Dieci anni fa avevamo conosciuto uno Spalletti diverso: bravissimo allenatore e eccezionale comunicatore. Oggi lo abbiamo ritrovato addirittura migliorato come allenatore, ma da un punto di vista delle esternazioni, qualcosa non quadra, forse qui ha fatto un passo indietro. Se non due.  I bookies intanto danno le quote: il tecnico alla Juve a 3,00, il ritiro del capitano si gioca a 2,00.