Mondo romanista, media e calciatori: nessuno è esente dalle stilettate di Spalletti in conferenza stampa.Quando qualcosa non gli piace, il tecnico toscano non è certamente una persona che se lo tiene dentro. Quando gli viene posta una domanda dall’inviato di Sky, il tecnico rimarca come un altro giornalista dell’emittente satellitare avesse riportato in modo incompleto le sue considerazioni a Zukanovic: «Ho elencato cinque qualità e in fondo ho detto che non era velocissimo. Gli è stato invece riferito nella presentazione che l’allenatore aveva detto che era lento. Non è la stessa cosa essere non elegantissimo e vestito da far schifo».
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Spalletti: «L’ambiente romano è un privilegio»
«Keita dice che non è facile giocare con i fischi? Smettiamola di dire che questo è l’ambiente più difficile del mondo. Costruiamo, invece, lo stile Roma»
Poi una parola anche per l'ormai noto "topino": «Leggo che Nura ha fatto la visita ancora prima che la facesse e il dottore me lo dicesse. Il topino è sordo ma io ho la cura: le supposte». Ma il Lucio show non si ferma, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero": «Keita dice che non è facile giocare con i fischi? Smettiamola di dire che questo è l’ambiente più difficile del mondo. Costruiamo, invece, lo stile Roma».
Dopo il bastone arriva la carota. A beneficiarne sono Montella («Ha grande qualità»), Szczesny («Gran portiere»), Strootman («Sulla strada giusta») e Dzeko: «Lo serviamo male». Ma soprattutto Gyomber. «Ha giocato con il dito di un piede rotto e questo conta. E De Rossi ha appeso la sua foto nello spogliatoio».
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