rassegna stampa

Spalletti e Sarri lanciano la sfida ma c’è poco da stare Allegri

Per la Roma il gap con la Juventus non si è ridotto granché ma un anno in più con lo stesso allenatore e con una squadra costruita per lui potrà aiutare a diminuire lo svantaggio e rendere il prossimo campionato un po' più appetibile

Redazione

Max Allegri è il mostro da inseguire, con quella squadra che si ritrova. Tecnico intelligente, con poche idee ma molto ben definite. Roma e il resto del gruppetto sono indietro ma con la guida al loro posto, ben salda. Spalletti è tecnico capace e aperto, quest'anno ha cercato di costruire una Roma a sua immagine: ha fatto praticamente lui il mercato e questa è la grande differenza rispetto alle precedenti annate, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". E il motivo è che i giallorossi con Lucio sono al sicuro. La Roma è diventata una squadra logica, ora c'è anche un terzino destro, un ruolo sempre molto spesso scoperto. Il gap con la Juventus non si è ridotto granché ma un anno in più con lo stesso allenatore e con una squadra costruita per lui potrà aiutare a diminuire lo svantaggio e rendere il prossimo campionato un po' più appetibile. Poi c'è Sarri che un po' ricalca il percorso di Spalletti, anche se il napoletano ha cominciato con sei mesi di anticipo.

Sousa è atteso a una conferma a Firenze, ma la Viola appare più spenta e non sarà facile ripetere il grande campionato passato. C'è curiosità nei confronti di Montella, che si è preso la bella incognita da decriptare. Troppe le incognite per Vincenzino, che dalla scommessa Sampdoria ha accettato un'altra scommessa. L'Inter il suo mercato lo ha fatto e l'allenatore lo ha cambiato in tempo prima che il disastro si materializzasse nel bel mezzo del campionato. Si aspetta la consacrazione del bravissimo Di Francesco, il cui spessore è sotto gli occhi di tutti e segnali positivi da Simone Inzaghi.