Ritorna un classico degli Anni Zero del Duemila. Stasera all’Olimpico, Roma contro Inter, film già visto nel triennio 2005-2008, quando sulle panchine delle due squadre sedevano gli stessi allenatori di oggi, Luciano Spalletti e Roberto Mancini. All’epoca le due rivali si contendevano scudetti e coppi nazionali, mentre la partita di stasera assomiglia a uno spareggio per il terzo posto, scrive Sebastiano Vernazza su "La Gazzetta dello Sport".
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Spallata o un tiro mancino?
Se si guarda agli scontri diretti tra Spalletti e Mancini nel periodo 2005-2008, si ha l’impressione di un chiaro equilibrio: cinque vittorie Roma, cinque successi Inter, tre pareggi; 24 gol dei giallorossi, 23 dei nerazzurri.
In quel periodo la Roma godeva di un Totti fresco trentenne. Spalletti gli aveva cucito addosso un abito su misura, Totti falso nove nel quadro di un 4-2-3-1, con Mancini (Amantino, il giocatore) e Taddei sulle ali e con Perrotta trequartista incursore. L’Inter poggiava su Ibrahimovic, acquistato dalla Juve nell’estate calciopolesca, ma attorno a Zlatan c’era tanta polpa: Crespo, Cambiasso, Vieira, Stankovic.
Per l'Inter nel triennio 2005-2008 tre campionati, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia. Alla Roma andarono due Coppe Italia e una Supercoppa. Se si guarda agli scontri diretti tra Spalletti e Mancini nel periodo 2005-2008, si ha l’impressione di un chiaro equilibrio: cinque vittorie Roma, cinque successi Inter, tre pareggi; 24 gol dei giallorossi, 23 dei nerazzurri.
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