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Il Messaggero

Soulé e la Roma: amore a prima vista

Soulé e la Roma: amore a prima vista - immagine 1
In due settimane il talento argentino ha già conquistato tifosi, compagni e tecnico. Ha trovato in Dybala il punto di riferimento e farà di tutto per farlo restare a Trigoria
Redazione

"El niño ha crecido". Sì, il bambino è cresciuto. All'improvviso, di colpo, probabilmente più rapidamente di quanto ci si aspettasse. Gli è bastato un ritiro di una settimana in Inghilterra e un paio di amichevoli contro Barnsley ed Everton per prendersi la Roma. E le indiscrezioni sul futuro di Dybala contano fino ad un certo punto. Come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, perché a Trigoria sono bastati un paio di allenamenti per innamorarsi di Soulé. Matias ha conquistato tutti con quel sorriso contagioso del ragazzino di Mar del Plata. La Roma lo ha voluto e lui ha voluto la Roma. È venuto per De Rossi, per gli amici Paredes e Dybala ma soprattutto perché si è sentito cercato e lusingato. Dal suo arrivo, DDR lo ha sempre schierato titolare. Del resto Soulé incarna il mantra di Daniele: qualità e velocità. Basta che il pallone arrivi tra i suoi piedi e sai che qualcosa può accadere. È successo nel test al St.George's Park contro il Barnsley con l'assist a occhi chiusi per Dybala e il pallonetto con il quale ha segnato da fuori area il 4-0. Il bis, qualche giorno dopo, al Goodison Park, contro l'Everton con il pallone con il contagiri per il gol del provvisorio vantaggio firmato Pellegrini. In un attimo è diventato la mascotte del gruppo degli argentini. Quello da prendere in giro durante una gita in pullman. Soulé se la ride. Arrivato alla Roma, Matias ha in Dybala un punto di riferimento. A Burton era l'ombra di Paulo. I tre argentini, insieme ad Angeliño, sono molto uniti tra di loro. E Matias sta vivendo male il disagio della Joya. Che dal canto suo, raggiunto ieri in città dall'agente Novel (in contatto con Ghisolfi), in giornata riabbraccerà la moglie Oriana. Lunedì sera è andato a cena con Paredes, un altro che non ha gradito esser finito nel calderone dei sacrificabili con destinazione Arabia. Anche Leo, di muoversi, non ha la minima intenzione. Oggi la squadra torna ad allenarsi. Bisognerà capire se De Rossi parlerà con Paulo.