Nello sfregio al famoso murale dedicato a Francesco Totti in via Licia, nella zona di Porta Metronia, come scrive Laura Larcan su Il Messaggero, c'è il trionfo del controsenso, il teatro del cattivo gusto, il gioco perverso del graffito selvaggio.
rassegna stampa
Sfregiato il murale di Totti in via Licia. Il campione associato a “Mafia capitale”
Imbrattata l'immagine e la firma dell’ex capitano giallorosso
I vandali si sono divertiti la scorsa notte a imbrattare l’iconica silhouette nera di Capitan Totti con uno slogan "Totti Mafia capitale".
L’opera era stata già rovinata lo scorso giugno, e subito dopo ripulito. Lo stesso calciatore giallorosso era intervenuto per firmarlo. Ieri mattina, però, la sua firma appariva coperta dai segni dello spray nero ed è stata anche staccata la teca che la ricopriva. Accanto al murale imbrattato, compariva anche una scritta col pennarello che recitava: "Tu laziale che hai rovinato quest’opera vergognati! Forza Roma, C’è solo un capitano".
Le reazioni non sono mancate. Il fastidio di fronte all’immagine del murale vandalizzato ha scatenato proteste non solo tra i tifosi e i fan di Totti, ma anche tra i residenti del quartiere. Parole dure sono piovute subito anche dagli addetti ai lavori, appena la notizia è rimbalzata da Giovanni Malagò, presidente del Coni: "Murale di Totti deturpato? Qui non serve il presidente del Coni o un cittadino romano, serve solo un minimo di buon senso. E’ talmente un gesto non commentabile che altre parole sarebbero superflue. Chi ha imbrattato e deturpato è semplicemente un vandalo, non c’entra il tifo o lo sport. Qui c’è una dinamica di cultura civica ed educazione".
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