L’ideale per una squadra di calcio sarebbe avere tra i pali un portiere che deve intervenire solo raramente e che quando lo fa lascia il segno. Oppure prendi Alisson. Uno che, al momento, rappresenta l’eccellenza nel suo ruolo, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Uno che lo puoi impegnare venti volte a partita (è capitato…) oppure una volta sola (è capitato anche questo) e non ti tradisce mai.
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Sant’Alisson, dagli una mano tu
Il titolare della seleçao rappresenta l’eccellenza nel suo ruolo ed è un valore aggiunto per la Roma di Di Francesco
Uno che, e fate pure gli scongiuri, nelle gare casalinghe di Champions ancora deve raccogliere un solo pallone alle sue spalle. Clean sheet contro Atletico Madrid, Chelsea a e Qarabag, oltre che dodici volte in campionato.
Facile puntare su di lui in vista della partita di domani sera all’Olimpico contro lo Shakhtar. Se Alisson dovesse riuscire a tener chiusa la porta, le probabilità della Roma di passare il turno aumenterebbero in maniera esponenziale. L’impresa della Roma non passa solo dai piedi di Dzeko ma anche dalle mani di AB1.
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