rassegna stampa

Sabatini, Pallotta e i conti: l’azionista non ci vede chiaro

C’è chi è perplesso «per il costo dei cartellini e delle provvigioni per giocatori come Ponce, Mendez e Gerson», chi se la prende con il ds, chi lamenta l'assenza del presidente

Redazione

Ieri a Trigoria si è tenuta l'assemblea degli azionisti della Roma. Non poco il malumore sulla gestione della società, anche all'indomani del primato raggiunto in Serie A dai giallorossi. Come riporta Stefano Carina su "Il Messaggero", c’è chi è perplesso «per il costo dei cartellini e delle provvigioni per giocatori come Ponce, Mendez e Gerson»; chi critica aspramente la gestione del patrimonio; chi se la prende con il ds Sabatini; altri che lamentano la mancanza di uno sponsor e chi avanza dubbi sia sulla futura proprietà del nuovo stadio che sulla mancata presenza di Pallotta in loco («Possibile che non ci sia mai?»), il quadro che ne emerge è molto critico.

Baldissoni ha provato a rispondere: «Il presidente Pallotta è a Boston ma lavora per la Roma. Sulle valutazioni del mercato, sono stati raggiunti 190 milioni di plusvalenze, pur aumentando la competitività. Inoltre abbiamo 1140 giocatori visionati nel nostro sistema. Riguardo allo sponsor sulla maglia, si sta cercando di valorizzare al massimo il brand Roma cercando il partner migliore. Siamo fiduciosi. Sulla situazione allo stadio Olimpico, si tratta di norme attuate dalla Prefettura. Stiamo cercando di trovare una normalizzazione e credo che siamo vicini a trovare una soluzione».