Il calciomercato entra nel vivo e Walter Sabatini fa una promessa «Cercheremo di trattenere i big a Roma e proveremo a rendere la squadra competitiva». Il DS giallorosso, come scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, cerca poi di scaricare le responsabilità in caso di partenza di uno o più calciatori: «Come è stato denunciato da Spalletti dipende anche dai giocatori, però, io penso che riusciremo a farli rimanere e a fare una squadra competitiva. Un aumento di stipendio? Chiederlo è sconsigliabile».
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Sabatini e il futuro dei big «Dipenderà anche da loro»
«Quella per Digne è un’operazione che dobbiamo riuscire a fare con il PSG, lo vogliamo trattenere e troveremo un accordo. El Shaarawy verrà riscattato senza dubbio. Dzeko? È molto forte, un professionista esemplare e non sarà mai un...
Sui giocatori in bilico: «Quella per Digne è un’operazione che dobbiamo riuscire a fare con il PSG, lo vogliamo trattenere e troveremo un accordo. El Shaarawy verrà riscattato senza dubbio. Dzeko? È molto forte, un professionista esemplare e non sarà mai un problema. De Rossi resterà».
Tutti si domandano: dove si trovano i soldi?: «Adesso il mercato è attivo, abbiamo tante possibilità e tanti giocatori in giro. Vedremo come rastrellare quello che ci serve per le nostre operazioni, ma la Roma non ha deciso di dismettere i suoi giocatori importanti. Aspettiamo di confrontarci con l’allenatore» spiega Sabatini.
Argomento portieri: «In porta non c’è nessuna ressa perché Szczesny è dell’Arsenal e vedremo se si potrà trattenere, De Sanctis è in scadenza e Skorupski l’ho ricollocherò». Sul caso Totti il ds conferma le parole del dg Baldissoni: «Non è una questione economica, è un discorso legato al futuro da dirigente. Lui ne vuole uno brillante come quello da calciatore». E poi la retromarcia rispetto a quanto annunciato un mese e mezzo fa: «Non ho dato le dimissioni, sono orgogliosamente il ds della Roma, faremo un punto con Pallotta. Ho chiesto un chiarimento».
Su Gerson e le dichiarazioni del padre: «E’ un saltimbanco, che me ne frega. Ho comprato il figlio mica il padre». E poi ancora su Pjanic: «E’ un delirio della Juve, non gliel’ho offerto. Ha una clausola che vale anche per l’Italia» ha detto il ds a pagineromaniste.com. «Se Uçan fosse andato in prestito, sarebbe rimasto a Roma. Paredes e Sanabria torneranno. Se Benatia chiama per tornare? Non chiama lui, lo fanno per conto suo. Doumbia? Lui voleva andare a tutti i costi al Newcastle sapevo che avrebbe toppato». La chiusura è su Castan: «Sta meglio, anzi direi bene»
In mattinata aveva parlato Radja Nainggolan «Pjanic alla Juventus? Se succede gli ho detto che non mi deve più parlare. Io voglio rimanere alla Roma, non c'è altro da aggiungere. Anche perché io posso parlare per me» e Diego Perotti: «È molto importante che il prossimo anno rimangano i migliori come Radja Nainggolan e Miralem Pjanic».
«Ci faremo trovare pronti se ci fosse bisogno di sostituire qualcuno», spiega Luciano Spalletti alla consegna del premio Niccolò Galli.
Infine la questione spinosa riguarda Francesco Totti: Pallotta ha fatto la sua proposta, ma al numero 10 non convince il ruolo che la dirigenza ha pensato per lui a fine carriera: «Se gli ho dato un ultimatum? No, sono sicuro che andrà bene. Noi ci rispettiamo e sono convinto che capirà» ha detto il presidente.
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