(Il Messaggero - U.Trani) L’attesa è grande. Come la passione e non c’è da stupirsi. Saranno in quarantacinquemila, forse anche di più, per l’appuntamento con la storia.In Italia nessun club ha mai vinto le prime dieci gare di campionato. La Roma è a nove, come la Juve di Capello nell’annata 2005-2006 (serie poi cancellata da Calciopoli), e la striscia è addirittura più lunga se si conta il successo nell’ultima giornata del torneo scorso contro il Napoli. Quindi stasera, battendo il Chievo all’Olimpico, potrebbe anche eguagliare il primato di Spalletti che si fermò a undici sempre nella stagione 2005-2006. Ma Garcia vuole andare oltre i record di oggi e di ieri. «Contano i titoli e punto a quelli», ripete spesso. Guardando al domani. A maggio.
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Roma, voglia di allungare
(Il Messaggero – U.Trani) L’attesa è grande. Come la passione e non c’è da stupirsi. Saranno in quarantacinquemila, forse anche di più, per l’appuntamento con la storia.
PRECEDENTE SCOMODO «Questa è la più difficile». Rudi pesa la Decima e la valuta pericolosa. Sì, proprio il posticipo contro il Chievo, ultima squadra capace di superare i giallorossi in campionato (il 7maggio scorso) e ora ultima in classifica per le cinque sconfitte consecutive. Dopo il successo al Friuli, ha portato come esempio il pari del Napoli contro il Sassuolo al San Paolo, turno infrasettimanale anche quello. La squadra di Di Francesco era la vittima designata, anche per le sette reti prese in casa, la domenica precedente, dall’Inter di Mazzarri. L’ultima, la notte del 25 settembre, si comportò da prima. Ecco perché il tecnico di Nemours sta attento alla trappola sistemata tra i viaggi di Udine e Torino. Lo ripeterà stasera nella pancia dell’Olimpico al suo gruppo. Per restare lassù, da sola e lontana.
ROTAZIONE MIRATA Gli assenti, rispetto a domenica, aumentano. Manca lo squalificato Maicon e si va a sommare ai due infortunati Gervinho, vicino al recupero, e Totti, e ovviamente al convalescente Destro che si sta dedicando alla preparazione atletica saltata in estate. Garcia ha convocato 23 giocatori, inserendo nell’elenco un altro giovane, il talentino Di Mariano, diciassettenne palermitano, preso dal Lecce e utilizzato da trequartista nella Primavera di De Rossi. E’ scontato un po’ di turn over, come accadde un mese fa a Marassi contro la Sampdoria. Forzata la presenza di Torosidis a destra e possibile quella di Dodò a sinistra per far rifiatare Balzaretti. Dietro sono diffidati i due centrali Benatia e Castan, ma cambiare troppo dietro significherebbe stravolgere la difesa migliore d’Europa. «Abbiamopreso solo un gol, concesso solo ventuno conclusioni e vinto nove partite di fila per una striscia pazzesca: non c’è da meravigliarsi se ancora non ho debuttato. Iomi alleno, imparo e recepisco: il tempo è mio alleato e Totti il modello per tutti noi» chiarisce Jedvaj che, come Burdisso, presto sarà chiamato in causa. Restando al pericolo giallo, pure De Rossi è a rischio squalifica.
TRIO MAI VISTO Davanti il francese potrebbe presentare un tridente inedito contro il Chievo che da tre partite non prende gol dai giallorossi: Marquinho a destra, Borriello centravanti e Ljajic a sinistra. Così, con Florenzi in panchina, Rudi dovrebbe per la prima volta rinunciare a tutt’e tre gli attaccanti titolari. Non solo: due punte su tre, nella Roma dei 10 marcatori diversi (più l’autogol di Cacciatore su tiro di Maicon contro il Verona) e delle 23 reti segnate, sono ancora a digiuno. Marquinho e Borriello, rispettivamente titolari due e quattro volte, hanno l’occasione di sbloccarsi.
RUDI AL COMANDO La Roma, intanto, rinuncia al faticoso viaggio lampo in Indonesia. Come si legge nella nota del club, l’amichevole a Jakarta viene posticipata per «gli infortuni riportati da alcuni calciatori che si vanno ad aggiungere agli impegni già programmati delle nazionali». Garcia, già capace di annullare la tournée in Florida di fine anno (Zeman non ci riuscì), ha convinto i dirigenti a rinviare la gara del 14 novembre.
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