Adesso il via al mercato vero e proprio. Concluso il discorso sulle comproprietà eccellenti, ultima quella faticosa e costosa di Nainggolan («Un giorno fantastico» l’esultanza di Radja), la Roma entra nel vivo del percorso da intraprendere per migliorare la rosa. Il club giallorosso ha già investito circa 35 milioni. Esclusi i bonus, in parte sicuri e comunque necessari per non appesantire il bilancio. Il totale, contando anche quelli, sarebbe di 39 milioni. La cifra è robusta, considerando che queste operazioni non cambiano l’assetto della squadra di Garcia: oltre a prendere la seconda metà del belga (9 milioni e, grazie all’ammortamento della prima quota del cartellino, a bilancio diventano 13,5) e a confermare il prestito di Ibarbo (9 più 2 di bonus e 1 per averlo a titolo definitivo: sarà ufficiale il 1°luglio), è stato riscattato pure Bertolacci (8,5) e acquistato Iago Falque (8,5 e 2 di bonus, sempre dal 1° luglio). I titolari, insomma, non sono stati ancora ingaggiati. E al tempo stesso non è stata annunciata alcuna cessione, nemmeno quella ormai datata di Gervinho che frutterà 13 milioni (preziosi, non solo per far cassa, ma per certificare l’ottima plusvalenza). È prematuro, dunque, tirare le somme sugli affari di inizio estate.
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Roma, ora via al mercato
La Roma ha già speso circa quaranta milioni ma con operazioni che non cambiano l’assetto della squadra di Garcia
PASSAGGI OBBLIGATI - Le partenze, da ora al 31 agosto, saranno fondamentali. Sono almeno 3 i giocatori che permetteranno alla Roma di muoversi con più efficacia: Destro, Doumbia e Gervinho. Sabatini punta a raccogliere, in giro per il mondo, circa 45 milioni. Così il ds avrà la possibilità di affondare sugli obiettivi che si è fissato. Fin qui gli acquisti non cambiano la formazione dell’ultima annata: Nainggolan (pronto l’adeguamento del contratto: quadriennale da 3,5 a stagione) era titolare da una stagione e mezza, Ibarbo è un cambio e Bertolacci, guardando ai colloqui avuti in questi giorni a Milano, non è certo di restare. L’unica novità è Iago Falque che, però, è solo un’alternativa in attacco.
CENTRAVANTI DI RAZZA - Il colpo più atteso, inutile dirlo, rimane il bomber. Le schermaglie in pubblico con il Siviglia rendono fin troppo plateale, conoscendo Sabatini che preferisce agire sotto traccia, la trattativa per Bacca. Il colombiano, ha già detto sì alla società giallorossa (e assicurato di poter abbassare la clausola da 30 a 22-23 milioni). Bloccato e non scelto. Perché nell’elenco restano finalizzatori per tutti i gusti: salgono le azioni di Lukaku, per il feeling ritrovato con il suo manager Raiola e per la preferenza indicata da Garcia, ma non escono di scena nemmeno Dzeko e addirittura van Persie. Se il Napoli, però, decide di ascoltare le offerte per Higuain, bisogna farsi trovare pronti, come ha chiarito Pallotta.
RINFORZI NECESSARI - Il centravanti è quello che farà la differenza. In campo, per la piazza e il bilancio. Attorno a lui dovrà fiorire la rosa giallorossa. Il portiere avrà spazio nel giardino di Trigoria: Romero, scartato 4 anni fa e riproosto ora a costo zero, va bene solo se si trascina dietro Lukaku (Raiola, l’estate scorsa unì Emanuelson a Manolas). A Trigoria in pole c’è Ryan: l’australiano convince anche l’allenatore e Sabatini. Ma il ds, contando sempre su De Sanctis, preferirebbe non spendere per quel ruolo. Del resto almeno il terzino mancino titolare deve prenderlo e non gratis: Adriano, esterno basso double face, è obiettivo da tempo. Nel gradimento è superato da Kurzawa e Digne: per avere i due, soprattutto il primo, l’investimento diventerebbe maggiore. Se ci sarà l’occasione, arriverà pure un terzino destro: Montoya (favorita l’Inter), Santon o Bruno Peres. Davanti Sabatini non si vuole fermare alla prima punta: lo confermano le trattative per Salah, Cuadrado e Ocampos. A uno di loro, da prendere in prestito, toccherebbe sostituire Gervinho. Per fare centro, possibile il sacrificio di Ljajic.
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