La Roma si sveglia in Sardegna e, dopo più di un mese, riscopre il gusto della vittoria: 2 a 1 contro il Cagliari, per tenere aperta la corsa scudetto. La Juventus capolista è sempre a più 7 e il Napoli terzo a meno 4. Ma, nonostante i 12 assenti, Garcia ritrova l'affidabilità del suo gruppo che torna a comportarsi da squadra. Il coro non stona. La sorpresa è il diciottenne Verde che ha le caratteristiche di Iturbe: il mancino prepara le reti di Ljajic e Paredes.
rassegna stampa
Roma al verde ma Garcia ride
La sorpresa è il diciottenne Verde che ha le caratteristiche di Iturbe: il mancino prepara le reti di Ljajic e Paredes.
FORMULA SPAVALDA - Anche senza la maggior parte degli attaccanti e con Totti in campo debilitato dall'influenza, Garcia si fida dei suoi resti e sceglie il 4-2-3-1, con Pjanic dietro al capitano più Verde, alla prima da titolare, e Ljajic sulle fasce. Il sistema di gioco è chiaramente offensivo. Del resto, con la Juve in fuga, l'unico risultato è la vittoria. A centrocampo i due mediani sono Keita, playmaker e equilibratore, e Nainggolan, assaltatore e incontrista: la coppia funziona e spinge i compagni all'assalto. I rischi sono minimi perché la Roma, finalmente meno timida, si alza e riacquista fiducia. Dietro la linea a quattro soffre qualche movimento in profondità di Cop. Torosidis e Holebas sulle fasce hanno in assoluto più lavoro dei centrali Yanga Mbiwa e Astori. A sinistra il Cagliari spinge di più: la catena Avelar-Dessena è abbastanza efficace, anche se già a metà della prima parte, con il sacrificio di Verde e l'esperienza di Keita, la situazione torna sotto controllo.
CORAGGIO E CONTINUITA' - La Roma è spigliata e convinta. La fase di studio dura pochissimo e il primo tempo diventa subito a senso unico. Si gioca davanti all'area di rigore del Cagliari. Ljajic, Pjanic e Verde sono al centro della manovra, scambiandosi le posizioni e i compiti. E sono loro che costruiscono, cercando le sponde di Totti, le occasioni migliori. Il diciottenne della Primavera è intraprendente e sfacciato. Conclude un paio di volte, ma soprattutto, con un improvviso lob di sinistro, mette Ljajic davanti a Brkic: tocco lesto del capocannoniere giallorosso per l'1 a 0 che premia l'insistenza del gruppo di Garcia. Per la prima volta dal 6 gennaio, rete di Astori a Udine, la Roma torna a segnare nel primo tempo e, dopo 4 gare di fila, non lo chiude in svantaggio. Ljajic si conferma finalizzatore prezioso con l'8° gol in campionato e il 4° in trasferta.
EQUILIBRIO E ATTENZIONE - Il Cagliari, meno prudente dopo l'intervallo, costringe Garcia a rivedere l'assetto iniziale. Nella ripresa ecco il 4-1-4-1 in fase di non possesso palla. Keita si sistema davanti alla difesa, Ljajic e Verde si allargano sulle due corsie e Pjanic si abbassa accanto a Nainggolan. Zola fa esordire Mpoku e va all'attacco: esce Gonzalez e Dessena diventa terzino a destra. Dura un'ora la gara di Totti che permette a Sanabria di debuttare in A anche con la maglia giallorossa (un anno fa 2 presenze con il Sassuolo). Il diciottenne paraguaiano ha spazio da centravanti. De Sanctis è bravissimo sul diagonale ravvicinato di Cop. La Roma, per portarsi a casa i tre punti, si abbassa troppo, lasciando la gestione del match al Cagliari. In campo pure Paredes, utilizzato sulla fascia destra, per Ljajic, anche lui schierato nonostante il fastidio al piede. La mossa paga: ancora Verde a sinistra, cross e prima rete dell'argentino in A (15° marcatore stagionale), gran destro da fuori. Festeggia pure Mpoku di testa, lasciato solo da Holebas: 2 a 1. Ma la Roma, sesto successo esterno, non è più in letargo.
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