rassegna stampa

Roma vecchie maniere per la remuntada

Spaventare il Real Madrid nel loro tempio, come accadde la notte del 5 marzo 2008, sempre con Spalletti in panchina, per conquistare il successo e la qualificazione ai quarti di Champions

Redazione

Le 7 vittorie di fila in campionato danno forza alla strategia di Spalletti che, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero, va a Madrid per giocarsela alla pari contro il Real.

Spaventarli nel loro tempio, come accadde la notte del 5 marzo 2008, sempre con il toscano in panchina, per conquistare il successo e la qualificazione ai quarti di Champions. Che manca appunto da 8 anni esatti.

Spalletti sta pensando di riproporre lo spartito che lo ha fatto conoscere in Europa. In allenamento ha provato a lungo il 4-2-3-1, cioè il sistema di gioco che gli permise, con la Roma, di giocare per 2 stagioni consecutive 20 gare di Champions, senza fermarsi agli ottavi come fece nell’annata successiva.

 A vedere i giocatori scelti, l’assetto è abbastanza spregiudicato: davanti a Szczesny, la linea a quattro con Florenzi, Manolas, Zukanovic (Ruediger è out), Digne; Pjanic e Keita, regia divisa a metà tra Pjanic e Keita, e rombo offensivo con Salah a destra, Perotti trequartista, El Shaarawy a sinistra e Dzeko prima punta. All’andata, in partenza, restò fuori proprio il centravanti. Ma anche in quel caso furono le precarie condizioni fisiche di alcuni titolari (a cominciare da De Rossi che, entrato nel finale, si è poi infortunato e non ha più giocato) a determinare il 4-1-4-1, con Vainqueur (preferito a Keita) a far scudo davanti a Manolas e Ruediger. E con Perotti, avanti più che mai e riferimento per esterni e centrocampisti.

Solo nel tardo pomeriggio, nella rifinitura al Bernabeu, sapremo se Nainggolan sarà recuperabile per la gara di domani sera. Dalla sua presenza, dipenderanno le altre scelte. Se non ce la facesse, la Roma avrebbe solo palleggiatori in mezzo al campo. Fondamentale diventerebbe il lavoro di Salah, Perotti, El Shaarawy e Dzeko, chiamati a pressare.

I centimetri e i chili di Dzeko possono tornare utili. Nelle due aree di rigore sulle palle inattive, per aiutare i compagni a salire in avanti, Con il nuovo tecnico ha segnato 3 gol e ha dato l’impressione di trovarsi più a suo agio con il 4-3-1-2 e Salah al suo fianco. Lucio, però, lo tiene in considerazione a prescindere dal sistema di gioco. E’ chiaro che, se avrà a disposizione Nainggolan, Dzeko non può avere la certezza di cominciare la gara.