La sfida tra Inter e Roma, nonostante ci siano 8 punti di distanza tra le due rivali, avrà comunque il valore dello scontro diretto che, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, rischia di incidere sul finale di campionato.
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Roma, una scala per la Champions
L'Inter e la Roma si affrontano nel posticipo, ma in palio non c'è solo il prestigio
I nerazzurri puntano a rientrare nella corsa per il podio Champions, i giallorossi, anche per non perdere di vista la Juve capolista (più 10, dopo il successo contro l'Empoli), si vogliono tenere stretto il 2° posto e giocarselo solo con il Napoli, da affrontare sabato all'Olimpico, partita conclusiva di questo tour de force in 7 giorni (mercoledì c'è il primo derby di Coppa Italia).
La vittoria dell'Atalanta al San Paolo cambia ancora di più lo scenario del match di San Siro. Dentro o fuori, dunque, per Pioli, che crede nella rimonta Champions. Ora o mai più, invece, per Spalletti, che pensa in grande e guarda lassù.
L'Inter ritrova Icardi, assente nelle ultime 2 giornate per squalifica e pronto al duello ravvicinato con Dzeko che in campionato ha segnato 4 gol in più. Pioli, senza Miranda fermato dal giudice sportivo, recupera anche Brozovic (in ballottaggio con Joao Mario) e ha abbondanza a centrocampo e in attacco. La Roma è a Milano con 22 giocatori: Spalletti, a parte Florenzi, ha la rosa al completo.
Pioli ha spesso steccato contro i giallorossi: in 13 precedenti, 7 sconfitte, 5 pareggi e solo 1 vittoria. Spalletti lo ha battuto 3 volte su 3. E le ultime 2 sono state cadute dolorosissime per il tecnico dell'Inter che, in entrambi i casi, fu esonerato.
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