La Roma, nel posticipo contro il Milan all’Olimpico, deve ancora guardare solo al suo vero obiettivo della stagione che, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, per il bilancio e non per il prestigio, Di Francesco non può proprio fallire: restare sul podio insieme a Juve e Napoli.
rassegna stampa
Roma, una notte Schick
All’Olimpico arriva il Milan, Di Francesco si affida al ceco per cancellare lo Shakhtar e restare al 3° posto
Il 3° match in 9 giorniè solitamente il più pericoloso. Nella circostanza, però, lo complica ulteriormente il valore del Milan che, con Gattuso in panchina dal 3 dicembre al posto di Montella, ha ripreso quota. Di Francesco, al 1° incrocio della carriera con il collega, non ha ancora la certezza di essere uscito dal tunnel.
Non per niente, mostrandosi abbastanza teso in pubblico, ha chiaramente definito delicato questo periodo, sottolineando che in questa fase cruciale dell’annata ogni errore può diventare fatale.
Contro Kessie, Bonaventura, Suso e Calhanoglu, abili quando c’è da ripartire, preferirebbe accorciare l’assetto. In ballo, quindi, torna la posizione di Nainggolan, da usare comunque in pressing su Biglia e da abbassare poi a sinistra per rafforzare la fascia sinistra che sarà sollecitata dalla catena destra rossonera con Calabria, Kessie e Suso. Il modulo, a prescindere dallo schieramento di partenza, sarà dinamico come il tecnico avrebbe voluto pure nel secondo tempo della partita contro lo Shakhtar Donetsk.
Probabilmente Di Francesco si accontenterà di 3 novità, rivisitando ogni reparto dopo la caduta di Kharkiv. Florenzi, De Rossi e Dzeko dovrebbero restare fuori. Ma sul riposo da concedere al centravanti titolare il dibattito a Trigoria è ancora in corso. E anche sul sostituto. Che dovrebbe essere Schick (mai dall’inizio nel 2018 e 1 minuto nelle ultime 5 gare), accompagnato nel tridente da Under e Perotti. Fino all’ultimo, però, rimane in corsa per lo stesso ruolo pure Defrel, il jolly offensivo della Roma.
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