Quella contro l'Astra è stata una partita che è servita a Spalletti per fare degli esperimenti a livello di modulo e di uomini, come scrive Luca Tongue su Il Messaggero.
rassegna stampa
Roma, un test per Montella
Contro l'Astra Spalletti ha provato modulo e uomini, ma la testa era già rivolta ai rossoneri
Astra Giurgiu-Roma è finita 0 a 0 permettendo ai rumeni di accedere ai sedicesimi di finale di Europa League (grazie alla vittoria del Plezen sull’Austria Vienna per 3 a 2) e dare al tecnico la consapevolezza che c’è ancora da lavorare per trovare il vice Salah: alla National Arena di Bucarest, infatti, né El Shaarawy né Iturbe hanno dimostrato di poter raccogliere l’eredità dell’esterno egiziano.
Buono il debutto di Seck e qualche passo in avanti per Gerson ma in generale c’è ancora molto da lavorare. «Adesso ho quello che dovevo avere e non ho mai avuto, ho le soluzioni che volevo e la possibilità di scegliere senza essere obbligato e far sapere quelli che giocano e non giocano», ha detto Luciano Spalletti analizzando la situazione difensiva e il ritorno di Vermaelen. «La Roma ha le qualità per fare un campionato dignitoso: le possibilità ci sono, per ora siamo sulla buona strada. Il Milan? Bisogna fare bene per giocare un calcio da Roma. Se riusciremo ad esprimere le nostre qualità, possiamo vincere con chiunque. Se avremo dei cali invece possiamo perdere contro chiunque. Anche in questo girone abbiamo rischiato. Il Milan non è facile da affrontare, ma noi abbiamo fatto bene come loro».
In campo per 90’ è tornato anche Francesco Totti: «Il campo era brutto e pieno di buche, non era semplice giocare qui. Festeggiamo la qualificazione anche se noi già eravamo qualificati. Torniamo a casa e pensiamo al Milan che è molto più importante. Il calcio rumeno? Quando ci pensomi vengono in mente i miei amici Lobont e Chivu con cui ho passato dei bei momenti. Ogni tanto mi sento con Mutu, mi farebbe piacere rincontrarlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA