rassegna stampa

Roma, un pari da vergogna

Questa non è una squadra. Incompiuta, in campo e fuori. Allenata male e costruita peggio. A fine girone d'andata sono 7 punti in meno di un anno fa. Garcia resta in bilico: i tifosi non lo vogliono più, Pallotta nemmeno

Redazione

Anno nuovo, storia vecchia: la Roma viene nuovamente fischiata dai pochi tifosi che vanno allo stadio. L'ultima prestazione è vergognosa quanto tante altre che l'hanno preceduta, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Questa non è una squadra. Incompiuta, in campo e fuori. Allenata male e costruita peggio. A fine girone d'andata sono 7 punti in meno di un anno fa. Garcia resta in bilico: i tifosi non lo vogliono più, Pallotta nemmeno.

Il francese lascia Salah in panchina e parte con Sadiq centravanti affiancato da Gervinho e Iago Falque. Un 4-3-3 che in fase difensiva si trasforma in un 4-1-4-1. E' proprio Sadiq, però, a fare la differenza come è successo mercoledì a Verona contro il Chievo. Il bomberino ruba subito la palla a Romagnoli e fa volare Donnarumma. Sono passati appena 20 secondi e il Milan sbanda. La Roma comincia bene e va presto in vantaggio con Ruediger che fa centro di sinistro. E' il 4˚minuto. Nessuno in A ha segnato tanto nel primo quarto d'ora: 8 gol.

La Roma stordisce il Milan, senza però riuscire a stenderlo definitivamente e quindi a mettere al sicuro il risultato. Il 4-4-2 di Mihajlovic si trasforma spesso in 2-4-4. Ne dovrebbe approfittare Gervinho, invece sono gli esterni rossoneri ad affondare: De Sciglio e soprattutto Bonaventura a sinistra contro Florenzi, Abate e Honda a destra contro Digne. Come contro il Chievo, al debutto nel 2016, la Roma dura solo un tempo. Fisicamente si spegne ancora al rientro in campo. Il Milan ne approfitta e trova il pari al primo tentativo: cross di Honda e colpo di testa vincente di Kucka: 22˚ gol preso in campionato. E ancora una rimonta subita. Il lato debole è sempre quello di Florenzi che per l'occasione è stato riportato in difesa. Il pubblico fischia e si calma solo quando vede Totti che, dopo 105 giorni, fa i suoi primi passi in campo.

Il capitano entra e porta il biglietto a Nainggolan: sono i consigli di Garcia, come accadde a Leverkusen con De Rossi. Risulteranno superflui, proprio come in Germania quando i tedeschi rimontarono 2 gol. Totti gioca metà tempo. Non è ancora pronto, ma peggio stanno i suoi compagni. Che non tirano più in porta, rischiano di perdere e soprattutto non approfittano del flop casalingo della Fiorentina.