Domani sera Zidane farà il suo esordio in Champions League da allenatore. Coppa che il francese conosce bene: l’ha vinta, proprio con il Real, da giocatore con il gol decisivo nella finale del 2002 e da assistente di Ancelotti nel 2014. Anche lui, come Spalletti, è subentrato a gennaio: il presidente Perez, dieci giorni prima del ribaltone deciso da Pallotta che ha portato il toscano a Trigoria, lo ha chiamato per sostituire Benitez. Il doppio esonero ha sicuramente inciso sulla sfida degli ottavi.
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Roma, un mondo capovolto
Ripensando alla fine del 2015, questa non sembra la stessa stagione della Roma: evidente la crescita della squadra sotto tutti gli aspetti che sta determinando anche il riavvicinamento della tifoseria
Ripensando alla fine del 2015, non sembra la stessa stagione della Roma: evidente la crescita della squadra sotto tutti gli aspetti che sta determinando anche il riavvicinamento della tifoseria, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Le 4 vittorie di fila, il recupero in campionato (4° posto, con il 3° adesso a 2 punti) e l’entusiasmo ritrovato della gente avranno la forza del vento nelle vele giallorosse anche contro Sua Maestà il Real.
Zidane, dall'altra parte, conta le assenze: 2 e anche pesanti, Pepe e Bale. Spalletti, pur non avendo tanti campioni quanto il collega, ha tutta la rosa a disposizione, eccetto l’infortunato Gyomber.
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