Ancora una volta Monchi ha fatto chiarezza: "Il mio metodo di lavorare è quello di pensare a varie possibilità, non solo a un nome. Alcune di queste possibilità sono state rese pubbliche, altre non sono conosciute. Abbiamo presentato due offerte, la seconda delle quali per noi è quella giusta. Poi ci siamo fermati. Ora lavoriamo anche su altre opzioni. Percentuali? Non lo so, non esiste un misuratore. Mahrez, lo ripeto, è un'opzione. Non l'unica. Dopo l'ultima offerta stiamo virando su altre opzioni".
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Roma, ultimatum per Mahrez
Monchi: "Abbiamo presentato due offerte, la seconda delle quali per noi è quella giusta. Poi ci siamo fermati. Ora lavoriamo anche su altre opzioni"
Un messaggio chiaro. Ripetuto due volte, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Non tanto a chi lo stava ascoltando a Boston ma al Leicester. Una sorta di ultimatum. La Roma valuta Mahrez una trentina di milioni (32), più bonus. Ci si può venire incontro sui benefit, sulle modalità di pagamento, sulla possibilità di una percentuale su una futura rivendita. Monchi però non parteciperà ad aste o rilanci. L'offerta è questa, prendere o lasciare. A pensarci bene, lo stesso modus operandi utilizzato per Defrel.
È inevitabile però che il ds debba prepararsi una via di fuga. Che al momento è rappresentata dai nomi di Berardi, Ziyech e Suso, alle prese con un rinnovo contrattuale spinoso, stile Manolas.
A proposito del greco, Monchi ha parlato anche di lui: "Ad oggi è un calciatore della Roma e credo che continuerà ad esserlo per molto tempo". Prende tempo. Ma scottato da quanto accaduto con Ruediger, stavolta rimarca l'arco temporale delle sue dichiarazioni («ad oggi»). Tuttavia la situazione è analoga. Manolas è un calciatore della Roma. Se arriveranno nuove offerte verranno vagliate. Soprattutto nel caso di Kostas, in scadenza nel 2019.
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