rassegna stampa

Roma, la testa solo alla Juve

Archiviate per il momento le battaglie legali, torna di grande attualità il campo e di conseguenza passa in secondo piano il tribunale.

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Garcia in panchina e Holebas titolare a sinistra: cancellati i torti e gli strascichi del match di Marassi, adesso non bisogna fare cilecca sul più bello. Il successo di via Campania, davanti alla Corte Sportiva d’Appello, serve sicuramente per la regolarità del campionato e soprattutto per l’immagine del club giallorosso e dei suoi tesserati. Ma, archiviate per il momento le battaglie legali, torna di grande attualità il campo e di conseguenza passa in secondo piano il tribunale. Meglio concentrarsi sull’ultima gara del 2014: la vittoria, in questo caso, vale per la classifica, l’unica cosa che conta per la Roma, lanciatissima nella corsa scudetto dopo l’addio alla Champions. Perché, con i tre punti conquistati dalla Juve giovedì sera al Sant’Elia contro il Cagliari, è fondamentale riavvicinare subito la capolista che è salita nuovamente a più 4. L’ospite della serata all’Olimpico è di prestigio: il Milan di Inzaghi, solo 1 sconfitta su 7 gare esterne e settimo in classifica, è da affrontare proprio con la stessa convinzione usata contro il giudice sportivo Tosel, anche per cancellare il pareggio interno con il Sassuolo che ha interrotto l’en plein casalingo (21 punti in 7 partite prima del 2 a 2 di due settimane fa). E per replicare al solito Allegri che, da Doha (Qatar), provoca: «Se i rossoneri vincono compiono un bel balzo in classifica. E a me non farebbe schifo…».

DENTRO I MIGLIORI -  «Più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo» la carica di Garcia, alla vigilia della sfida contro i rossoneri, rende bene l’idea di quanto la Roma sia convinta di poter recitare da protagonista. Stasera e fino alla conclusione del torneo. Oltre al convalescente Castan, mancheranno gli squalificati Astori e Pjanic. Ma, con l’assoluzione di Holebas e il ritorno di De Rossi, il tecnico giallorosso ha comunque la possibilità di schierare quasi tutti i titolari, senza stravolgere l’assetto preferito. Rispetto alla partita vinta a Marassi contro il Genoa saranno al massimo 3 le novità nel 4-3-3 di partenza: Manolas accanto a Yanga Mbiwa in difesa, De Rossi nel centrocampo con Nainggolan (recuperato) e Keita, Totti in attacco con Ljajic e Gervinho. Con più opzioni da sfruttare in corsa: il dinamismo di Florenzi, la qualità di Iturbe e la rabbia di Destro. Il centravanti, miglior realizzatore della Roma nel 2014 con 14 reti, è da tempo obiettivo proprio del Milan (tentativo last minute di Galliani anche ad agosto). La società giallorossa, contraria a cederlo a club italiani, lo valuta più di 20 milioni e quindi esclude di darlo in prestito. Durante il mercato di gennaio saranno valutate esclusivamente le eventuali offerte in arrivo dall’estero.

AMICI BOMBER -  Totti cerca l’undicesimo gol contro i rossoneri (7 in campionato e 3 in Coppa Italia): l’ultimo più di 5 anni fa. Ma il capitano, 2 reti su rigore contro la Juve e il Chievo, insegue anche il primo centro su azione in questo torneo, cosa che fin qui gli è riuscita solo contro il City a Manchester (primo dei 2 gol in Champions, l’altro su punizione a Mosca contro il Cska). Insieme con Mexes, torna all’Olimpico pure l’altro ex Menez (stasera 100 in A), falso nueve e secondo miglior marcatore del campionato dietro a Tevez con 8 gol (rappresentano il suo record personale: si era fermato a 7 sia con il Monaco, due volte, che con il Psg). In maglia giallorossa, invece, solo gol 7 nelle sue tre stagioni a Trigoria (2008/2011).