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Il Messaggero

Roma senza Dybala: “A Monza una piccola finale”

Roma senza Dybala: “A Monza una piccola finale” - immagine 1
Il tecnico non si fida di Nesta, ancora senza vittorie: "Sta giocando bene, ma ha raccolto meno di quello che merita"
Redazione

Fa finta di nulla. Il chiacchiericcio fuori Trigoria gli è però arrivato. Dopo la brutta figura rimediata a Boras contro l'Elfsborg il fantasma di De Rossi, almeno nell'immaginario popolare, è tornato ad aleggiare sulla testa di Juric, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Te l'aspetti quindi nervoso, ermetico, pragmatico più del solito. E invece Ivan - pur avendo annusato l'aria da vecchio mestierante - prende tutti in contropiede. La sala conferenze del Bernardini è semivuota. Pochi giornalisti equivalgono a poche domande. E allora il tecnico di Spalato mostra anche un altro lato. Che forse definire empatico è troppo ma certamente risulta più conciliante. Spariti i "Non sono d'accordo" reiterati e scorbutici del post-gara dell'altra sera, stavolta, pur non arretrando di un millimetro sull'analisi della gara in Svezia che continua a leggere con l'occhio del padrone che ingrassa il cavallo, motiva meglio il suo moderato ottimismo: "Abbiamo avuto 5/6 occasioni nitide, poi quando arrivi vicino la porta servono qualità e lavoro di postura, posizionamento. Su questo dobbiamo migliorare. Però i margini di miglioramento di cui parlo ci sono, nei movimenti, nel fatto che i calciatori fanno ciò che chiedo sia a livello di gioco sia a livello di aggressione". A dir la verità, qualche perplessità rimane: le sue idee si sono viste di più dopo tre giorni di allenamento in Roma-Udinese che in seguito, andando a scemare di partita in partita. Per Ivan, però, è ancora il tempo della carota. Sente la squadra dalla sua parte, soprattutto ora che lo choc dell'addio di DDR lentamente sembra esser stato riassorbito: "Pellegrini ha spiegato bene come lo spogliatoio abbia reagito. Nella prima parte si notava, dopo abbiamo avuto una mentalità completamente diversa e siamo andati forti per il bene generale della Roma". Un bene che passa oggi per Monza. La gara del pomeriggio è un bivio. Il tecnico ne è consapevole. Per questo motivo la definisce "una piccola finale".