In casa la Roma non perdona: 3 a 0 contro il Torino, per l'en plein in campionato all'Olimpico, con 6 vittorie in 6 partite, meglio dell'anno scorso quando si fermò a 5, e con 14 gol segnati e nessuno subito.
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La Roma ritrova il passo giusto
Garcia riprende l'inseguimento ai bianconeri con il suo copione di successo, il 4-3-3 che ha abbandonato solo nella notte di mercoledì a Monaco per difendersi, passando al 4-4-2, contro i campioni di Germania.
Garcia, dopo la seconda sconfitta contro il Bayern, ottiene quanto chiesto al suo gruppo: gioco e tre punti. Se la prestazione è convincente, dopo 2 sconfitte di fila, il risultato serve per la corsa scudetto.
La Juve prima non scappa: è sempre 3 punti avanti. E il Napoli terzo resta sotto di 4. Garcia riprende l'inseguimento ai bianconeri con il suo copione di successo, il 4-3-3 che ha abbandonato solo nella notte di mercoledì a Monaco per difendersi, passando al 4-4-2, contro i campioni di Germania.
E con i migliori interpreti a disposizione, lasciando fuori chi, in questo periodo, la lingua di fuori, da Nainggolan a Iturbe. Così, dopo il Bayern, ha presentato 6 novità: De Sanctis, Cole, Pjanic, Totti, Gervinho e Ljajic. A parte il portiere titolare e il fluidificante mancino, ecco gli altri a garantire qualità e velocità, pregi che fanno la differenza quando davanti c'è il Torino, attento e prudente, con il suo 3-5-1-1.
CAPITANO GENEROSO - Totti è ispirato e si capisce subito. Prima di far segnare Torosidis, ci prova con Ljajic. Anche Pjanic partecipa alla regia offensiva e il tridente finalmente torna a essere efficace. La Roma avanza spigliata come nelle serate più belle. Crea chance e non concede occasioni al Torino. Quagliarella è solo in avanti e riesce comunque a essere pericoloso sull'1 a 0. El Kaddouri ha talento, ma più di tanto non può incidere. La strategia dei granata è tutta nel contropiede.
PARTENZA LANCIATA - Torosidis e Keita realizzano i primi gol della stagione e diventano il decimo e l'undicesimo marcatore del gruppo. Ancora una volta i giallorossi si prendono la vittoria all'inizio del match. In meno di mezz'ora il 2 a 0 e tra le due reti anche l'incrocio dei pali colpito su punizione da Pjanic che poi appoggerà il pallone a Keita che, con la raosiata di sinistro dal limite, festeggia la prima rete con la nuova maglia. La Roma, senza esagerare con il possesso palla, controlla fino all'intervallo senza mai rischiare.
MUSI LUNGHI E SORRISI - Il Torino vorrebbe essere più intraprendente nella ripresa, ma De Sanctis fa giusto una mezza parata su Perez. Ljajic, invece, firma il gol più bello, destro a giro da fuori area per il 3 a 0 e per zittire, con l'indice della mano destra sulle labbra, chi lo critica. Se lui esulta polemicamente, anche Totti, quando esce per Destro (deluso per l’esclusione di Conte), non è affatto contento.
Il capitano, preso il giallo nella prima parte, salterà la trasferta di Bergamo dopo la sosta per squalifica (era diffidato). Avrebbe voluto restare in campo e l'abbraccio affettuoso di Garcia non gli è bastato tant'è vero che nemmeno è rientrato in panchina. De Rossi ha chiuso la gara da centrale difensivo, quando Nainggolan è entrato per Manolas. Nel finale dentro pure Strootman per Keita. Applausi per l'olandese ritrovato dopo otto mesi che sembravano non finire mai. Sarà l'uomo in più nel duello con la Juve
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