La certezza di stasera, Edin Dzeko, non è detto che sarà quella di domani, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Paulo Fonseca non si fa condizionare dal mercato, né dalle esigenze del calciatore: la serata è per big, perché la Roma davanti a sé avrà il Real Madrid, quindi c'è bisogno dell'artiglieria pesante.
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Roma-Real, un classico
Stasera alle 20 appuntamento tra vecchi “nemici” di Champions. Fonseca punta ancora su Dzeko, aspettando un nuovo bomber
Con stasera sono 13 gli appuntamenti che le due squadre si danno dal 2001, dalla notte del maledetto 11 settembre. Dodici match di Champions League: 8 volte nel girone, e 4 negli ottavi di finale. Solo tre vittorie e un pari, poi otto sconfitte giallorosse. Le ultime due lo scorso anno.
Dal mercato Fonseca aspetta il sostituto di Dzeko ma intanto si affida a lui. Per forza. Perché Schick convince poco. Andava bene Higuain e va benissimo Icardi: "E' un grande giocatore, ma io sono abituato a parlare di chi è qui", ha ammesso a Sky il tecnico portoghese, lui che il Real non lo ha mai affrontato in gare ufficiali.
"Sarà una grande partita contro un avversario forte, uno dei più forti al mondo. Siamo all'inizio di una fase di trasformazione e la cosa più importante per me è il gioco e l'identità della mia squadra. Il problema della difesa? Ho più esigenza di implementare il processo offensivo. Ritengo che bisogna avere equilibrio dopo quattro settimane di lavoro. Ci sono giocatori più vicini a quello che chiedo e giocatori più lontani. Sono soddisfatto dell'attitudine e della apertura della squadra a quello che chiedo. In generale tutti stanno rispondendo bene" aggiunge Fonseca.
Al momento si insiste su Florenzi o Spinazzola, considerando che Kolarov sembra - per rendimento e personalità - il padrone della fascia sinistra. Il tecnico ha bisogno di vedere miglioramenti nei tre della vecchia guardia, tipo Zaniolo, che proprio con il Real ha esordito nel grande calcio, Pellegrini e Under. Ovvero quelli che dovranno fare la differenza nel suo calcio offensivo.
Zaniolo, nell'idea dell'allenatore, è il trequartista, che in alcuni fasi di gioco affianca la prima punta. A volte ha giocato a destra, perché a Fonseca piace l'esterno in grado di entrare dentro al campo per fare spazio al terzino e in questo Zaniolo potrebbe essere perfetto. Più centrale che ala, insomma.
Pellegrini è stato provato nei due, fino a ora con rendimento alterno. Lorenzo può essere impiegato pure dietro la punta, ma questo lo vedremo soprattutto con il rientro di Veretout, che stasera non ci sarà.
Poi abbiamo detto Under. Fonseca conta sui suoi strappi. Stasera l'occasione giusta, l'ultima (o penultima) di quelle meno serie. Dal venticinque non si scherza più.
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