Non c'è più Alisson, ma lì dietro la Roma continua a dare garanzie a Di Francesco, che cercherà di limitare il turnover in difesa. Eusebio si fida dei ricambi, ma è intenzionato, almeno inizialmente, a offrire a Olsen una linea a 4 di riferimento, quella di domenica scorsa a Torino: Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov. Del resto è stato il quartetto più utilizzato l'anno scorso, ricorda Ugo Trani su "Il Messaggero". L'anno scorso solo la Juve ha preso meno gol (24) dei giallorossi (28). Cambiare tanto per farlo non vale la pena, a prescindere dalla profondità della rosa.
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Roma, parola alla difesa: il quartetto non si cambia
Contro l'Atalanta Di Francesco non ha intenzione di fare turnover nel reparto arretrato: i titolari sono già stabiliti e sono intoccabili
Di Francesco ha deciso di puntare sui 4 nel 2018, avendo dovuto aspettare che Florenzi tornasse al top dopo la lunga convalescenza. Stesso schieramento, dal 1° minuto, in 19 partite su 51 stagionali: 15 di campionato e 4 di Champions (in campo anche nelle 2 sfide contro il Barça, ma con Florenzi e Kolarov più alti per la presenza di 3 centrali). E ha funzionato abbastanza bene: solo 3 ko, a Torino contro la Juve e all'Olimpico proprio contro l'Atalanta, avversaria domani nella Capitale, più quello ininfluente a Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk. I 4 hanno chiuso la stagione scorsa, con Skorupski in porta, senza incassare gol a Reggio Emilia contro il Sassuolo (23° clean sheet dell'annata) e hanno ricominciato da imbattuti il nuovo torneo. La Roma ha allungato contro i granata di Mazzarri la sua striscia positiva: in serie A non subisce reti da 4 partite di fila.
Di Francesco, durante il precampionato, ha voluto conoscere Marcano, inserito spesso accanto a Manolas. Il nuovo arrivato è diventato il primo cambio per i centrali titolari: superato Jesus. Lo spagnolo spera di debuttare domani all'Olimpico, ma Fazio resta favorito per il posto da titolare. Dietro ai 4, spingono forte i possibili ricambi: Karsdorp va finalmente al massimo in allenamento, Santon è già in sintonia con i compagni e Luca Pellegrini sa di essere l'alternativa a Kolarov. Ma la rotazione partirà più avanti.
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