La dirigenza giallorossa continua il suo via vai tra lo studio Tonucci e il de Russie, mentre la squadra e Garcia se ne stanno a Trigoria e non hanno ancora visto sbucare il presidente. C’è una partita da preparare, non sia mai che l’attenzione cali all’improvviso per le sottili distrazioni. Con Garcia - dice Pallotta - si sente tutti i giorni. Ma ecco l'incontro atteso: come scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero", oggi il presidente dovrebbe calare a Trigoria, così potrà fare due chiacchiere con il gruppo e guardare in faccia il suo allenatore.
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Roma, Pallotta convoca Garcia
Dopo aver fatto la spola tra lo studio Tonucci e l'Hotel de Russie, oggi il presidente dovrebbe finalmente calare a Trigoria, così potrà fare due chiacchiere con il gruppo e guardare in faccia il suo allenatore
Pallotta ha ricevuto tutti i componenti del suo club, da Baldissoni a Sabatini, da Zubiria a Zanzi, il tutto con il sempre presente Alex Zecca. Come detto, con Garcia solo rapporti telefonici per adesso. «Non abbiamo bisogno di incontrarci, ci sentiamo quasi tutti i giorni per telefono, siamo sempre in contatto. Torino? Abbiamo avuto un paio di occasioni per vincere, ma quel rigore alla fine... Se avessimo giocato meglio avremmo vinto. Ma è quella con il Bate Borisov la grande partita. La questione sicurezza Olimpico? Incontrerò il prefetto Tronca e il prefetto Gabrielli», annuncia Jim. Ma è quella con il Bate è la grande partita, dice. Ecco, questo fa infuriare parecchi sostenitori della Roma. Per tanti è la chiave di tutto: a Pallotta interessa solo passare il turno di Champions per una questione economica. Arriva dopo Torino e se ne va prima di Napoli (giovedì o venerdì vorrebbe fare una conferenza).
Garcia è rimasto solo, prepara la partita di domani sera, con la stessa ambizione di sempre. Bisognerà capire sela squadra sente la partita come la sente la società. Garcia merita la Roma, ha detto Sabatini dopo la sconfitta contro l’Atalanta. Garcia - raccontano da Trigoria - avrebbe rifiutato lo scorso anno una proposta del Real Madrid quando aveva capito che il percorso di Ancelotti era finito. Ecco perché “merita” la Roma, ecco perché Sabatini fatica a prendere una decisione che, per tutti, appare inevitabile. «Se affonda Garcia affondiamo tutti insieme», la sentenza del ds dopo l’incontro con Pallotta.
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