rassegna stampa

Roma, nuovo incasso: Ruediger va a Londra

Dopo il no di Manolas allo Zenit, Monchi cede il tedesco al Chelsea: 33 milioni più 5 di bonus

Redazione

Il Chelsea di Antonio Conte voleva Ruediger già l'anno scorso, ma l'infortunio al ginocchio ha sottratto il difensore dalle dinamiche di mercato (oltre che dall'Europeo), scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Quest'anno doveva partire Manolas, perché lui stesso, fa sapere la Roma, aveva trovato un accordo con lo Zenit e perché, fa sempre sapere la Roma, Di Francesco gioca con un centrale di impostazione (Fazio e/o Moreno) e un marcatore (ora Manolas e mister x, magari Foyth, più Juan Jesus). La trattativa saltata improvvisamente con lo Zenit ha restituito Kostas alla Roma e ha rinvigorito la vecchia e recente offerta di Conte per Ruediger. Ma la domanda nasce spontanea: la cessione di uno dei due difensori è un'opportunità o una necessità? Dalla tempistica e dalla velocità dell'operazione, sembra più la seconda.

Un'operazione di mercato concretizzata a luglio può essere messa a bilancio nell'esercizio precedente. Conta a quando risale l'accordo: è successo due anni fa con la cessione di Holebas. La Roma ci dice che la cessione di Ruediger non si tratta di una necessità finanziaria (sono state sufficienti per mettere a posto i conti le partenze di Salah al Liverpool per 45 milioni, Doumbia allo Sporting per 4,5, Ricci per 3 e non 4,5, per sconto clausola DiFra) e noi ne prendiamo atto, ma il ricavo economico e la plusvalenza è evidente e soffia nel vecchio bilancio. Le cifre relative a Ruediger al Chelsea sono di un certo livello: siamo intorno ai 40 milioni di euro, bonus compresi, si parla di 33 più 5.

A questo punto la Roma dovrà pensare al contratto di Manolas. E dopo le note cessioni, sarà solo difficile pensare (anche) a quella altrettanto nota di Nainggolan. Sempre fino a prova contraria, ovvio. Tra una trattativa e l'altra (il Lione ha ufficializzato la cessione di Gonalons, mentre Frattesi e Marchizza sono andati al Sassuolo) ieri si è visto a Trigoria Mino Raiola, procuratore di Luca Pellegrini, un Primavera classe 99. Ma con Raiola l'affare scoop è sempre dietro l'angolo. E magari ora c'è chi sogna Ibra. Non scherziamo, è la reazione che filtra da Trigoria e che mette i sognatori con i piedi per terra. Più facile Defrel o Jovetic, o Berardi.

Da oggi Totti è un uomo libero, senza contratto da giocatore e con una promessa scritta in cui farà il dirigente. Il Capitano è atteso a Trigoria, per dire se quella carta privata potrà trasformarsi in contratto vero. Monchi e soci sono ottimisti: Totti farà il dirigente. Ma lui, da grande numero 10, sfrutterà la sua fantasia per sorprendere? Non si sa mai.