rassegna stampa

Roma, modulo di gruppo

Nainggolan e Pellegrini squalificati, Gonalons ko De Rossi a rischio, Peres fuori rosa: rebus Di Francesco

Redazione

Ritrovata la vittoria dopo 50 giorni di digiuno, scrive Ugo Trani su Il Messaggero, c’è solo da capire che Roma sarà da qui alla fine della stagione. Dopo il ritorno al 4-2-3-1 che è conciso con il 1° successo nel 2018 (recuperati 3 punti alla Lazio e 2 all’Inter, lo schema sarà ripetuto domenica contro il Benevento?

Di Francesco è in piena emergenza a centrocampo: Nainggolan e Pellegrini saranno squalificati, Gonalons resterà ancora fuori e De Rossi vivrà pure questa settimana in bilico. In più la 'bravata' di Bruno Peres con l'incidente d'auto toglie un'altra pedina al tecnico. Soprattutto al momento di scegliere il sistema di gioco. Il 4-2-3-1, riproposto al Bentegodi, ha funzionato a prescindere dalla pochezza tecnica del Verona. In particolare nel primo tempo quando la Roma ha avuto il 71 per cento del possesso palla. Sono aumentale le chance. E Nainggolan, da trequartista, e lo stesso Dzeko, sono sembrati più coinvolti.

Di Francesco, però, non cambia idea: con il rombo offensivo, i giocatori si avvicinano con più frequenza alla porta avversaria, ma al tempo stesso diventa altissimo il rischio di subire le ripartenze; con il 4-3-3 e De Rossi vertice basso, la squadra ha più equilibrio, anche se poi fatica davanti (solo nella stagione ‘95-‘96 il raccolto dell’attacco è stato inferiore all’attuale: 29 reti in 23 gare) .

Defrel è la prima opzione come trequartista, perché Perotti preferisce partire largo. Gerson lo ha fatto nel Fluminese; Under, in corsa, pure al Bentegodi. Florenzi, mancando Peres, non può salire a centrocampo. Senza De Rossi, da individuare il partner di Strootman: l’unico candidato è Gerson. Perotti ha giocato lì solo nell’assalto finale contro l’Atalanta.

Monchi ha valutato la risoluzione lampo del contratto di Peres, possibile in caso di ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza. Impraticabile per il club che non si può permettere la minusvalenza. Non è da escludere, invece, la cessione immediata: il mercato in Brasile è ancora aperto.