(Il Messaggero - U.Trani)?Sono sincero: io mi confermerei?. E lo dice ad alta voce, in diretta tv, petto in fuori e sorriso convinto. Anche se ? a Trigoria da otto anni, Aurelio Andreazzoli ? allenatore della Roma solo da un mese. E ?temporaneamente? rileggendo il testo del comunicato in cui la societ? giallorossa ne ufficializz?, il 2 febbraio, la sua promozione dopo aver esonerato Zdenek Zeman. Ma il tecnico di Massa, nonostante abbia appena iniziato la nuova avventura, si sbilancia sul suo futuro senza fare il finto umile: sono sufficienti le quattro partite e soprattutto le tre vittorie di fila per essere giudicato. E quindi promosso. E avrebbe gi? il contratto: altre tre stagioni.
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?Roma, merito la conferma?
(Il Messaggero – U.Trani) ?Sono sincero: io mi confermerei?. E lo dice ad alta voce, in diretta tv, petto in fuori e sorriso convinto.
L?AUTOSTIMA - ?L?ambizione di Aurelio ? legittima. E il suo modo diretto di forzare la mano al club giallorosso non si pu? certo contestare: ? come se volesse recuperare il tempo perduto. Si sente preparato e di conseguenza almeno alla pari con i colleghi, pure i pi? famosi. E lo spiega alla vigilia della gara di Udine, dove ? passato con Spalletti, nella tappa forse pi? prestigiosa della sua carriera prima di arrivare nella capitale: ?Penso che il lavoro svolto sia buono e se mi chiedessero un suggerimento consiglierei Andreazzoli per il prossimo anno. Io credo molto in me stesso, ma ci? non toglie che sono un dipendente della Roma e svolger? il compito che mi ? stato affidato. I dirigenti non li vedo come superiori, ma li considero tutti amici e questo rende ogni giornata meno pesante e pi? gioiosa. Se dovessi essere a disposizione del nuovo allenatore, ripeterei quanto fatto con Luis Enrique, Zeman o Montella due anni fa?. E aggiunge: ?Non mi d? fastidio sentire i nomi dei miei possibili successori. Anzi sono stati fatti quelli di Allegri e Mancini, due che stimo e con i quali sarei ben felice di collaborare?. E? cos? sicuro di s? da non chiedere pazienza: ?Un po? di tempo ? passato, non ho pi? questo alibi?. Ma insiste: ?Credo di essere stato bravo nel creare sinergie all?interno di spogliatoio e societ?, e anche all?esterno?.
LA FIDUCIA NELLA SQUADRA -?Tre successi consecutivi per tornare in zona Champions il suo curriculum recente. Da lui messo in preventivo quando si ? seduto, da primo, sulla panchina della Roma. ?Io mi aspettavo questa partecipazione del gruppo: i ragazzi si allenano con entusiasmo. Insomma non ? stata una sorpresa: ero certo che avremmo fatto bene. Non potevo, ovviamente, prevedere le vittorie. Ma sapevo di avere una squadra forte con cui ? probabile che vengano i risultati. Io punto al massimo: mi mancano i tre punti contro la Sampdoria. Io credo nelle mie capacit? di realizzare il calcio in una certa maniera?. E non si dispera per le assenze. Restano a casa gli infortunati Marquinhos, Pjanic (Perrotta il possibile sostituto) e Destro, pi? lo squalificato Bradley: ?Possiamo esprimere due squadre: se manca qualcuno, siamo lo stesso competitivi?. Protegge Osvaldo: ?A me interessano i comportamenti in campo. So che per un attaccante ? fastidioso non segnare per molto tempo?.
TOT? CONTRO FRANCESCO - ??Sono due fenomeni?. Andreazzoli presenta la sfida tra Di Natale e Totti. ?Tot? sa fare tutto. Ha rapidit? e facilit? di esecuzione. E? bravissimo a muoversi senza palla. Francesco preferisce mandare in gol i compagni e avere la palla sul piede?. Sono due senatori: classe ?77 contro classe ?76. ?Ma quando uno ? bravo non conta l?et??. Il duello con Guidolin ? ?un confronto tra due persone che hanno visto tanto calcio e che amano le due ruote. Lui su strada, io sullo sterrato?.
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