rassegna stampa

Roma, l’attacco è Under

LaPresse

Contro l’Inter spazio in avanti alla gioventù Schick il più anziano, la sorpresa Zaniolo il più piccolo. Il turco e Kluivert saranno gli esterni ai fianchi del ceco che per il ko di Dzeko potrebbe essere titolare fino a Natale

Redazione

Il momento della verità non riguarda soltanto Di Francesco, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. È chiaro che il tecnico contro l’Inter si gioca molto ma non è l’unico a Trigoria. Insieme a lui c’è anche qualche giovane che, sfruttando il duplice ko di Dzeko e El Shaarawy, deve lanciare qualche segnale. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è al trio Under-Schick-Kluivert.

Fermi ai box Dzeko e El Shaarawy, ora tocca a loro tre. Schick, dopo tanta panchina, è reduce da tre gare da titolare (Sampdoria, Udinese e Real). Kluivert, considerando che martedì è entrato in campo dopo una ventina di minuti, quasi da quattro (Cska Mosca, Sampdoria, Udinese e Real). Under, invece, non ha mai avuto problemi d’impiego, anche se prima della sfida contro i Blancos, nelle ultime tre uscite era stato schierato in corsa. Dal trio serve un’inversione di tendenza.

I numeri sono lì a testimoniarlo: 13 giornate di campionato, due gol in tre. Uno di Schick contro la Sampdoria, un altro di Under contro il Frosinone. Senza scomodare gli attaccanti più importanti della serie A, De Paul e Benassi, un trequartista e una mezzala, hanno segnato cinque reti. Come El Shaarawy che ha le stesse presenze di Under (11) e tre in più di Kluivert (8).

Il ciclo delle prossime gare, sino alla fine dell’anno, si trasforma in una possibile rampa di lancio. Perotti, possibile rivale’ nel ruolo, rientra dopo uno stop di due mesi (ultima presenza a Bologna, il 23 settembre) e avrà bisogno di tempo per recuperare e tornare ai suoi livelli. Della serie: gli alibi sono finiti. Per tutti, nessuno escluso. Se c’è una opportunità, va sfruttata. Altrimenti si diventa un’accademia, dove però anche gli obiettivi finali passano in secondo piano. E per come è strutturata la società giallorossa non può essere così. All’inizio dell’anno due erano i traguardi da tagliare: il primo riguardava il superamento del girone di Champions. L’altro, piazzarsi tra le prime quattro in campionato. Il primo obiettivo è stato centrato. Ora manca il secondo. Dovendo probabilmente fare a meno di Dzeko e El Shaarawy per buona parte del mese di dicembre (dove i giallorossi affronteranno Inter, Cagliari, Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma, oltre all’ormai inutile trasferta di Plzen in Champions), serve il contributo di tutti.