Una cinquina e l'assetto offensivo ritrovato. Spalletti, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero, ha forse trovato il sistema di gioco probabilmente ideale per essere efficaci e lucidi davanti alla porta avversaria.
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Roma, l’attacco è giusto
Contro il Palermo domenica scorsa Spalletti ha giocato con il trequartista, la seconda punta e il centravanti. E il raccolto è stato ottimo: prime doppiette in serie A di Dzeko e Salah e punteggio più largo della stagione
Contro il Palermo domenica scorsa, ha giocato con il trequartista, la seconda punta e il centravanti. Il raccolto è stato ottimo: prime doppiette in serie A di Dzeko e Salah e punteggio più largo della stagione. La svolta, in appena 35 giorni, non si può negare: l’attacco giallorosso è di nuovo il secondo migliore del torneo con 52 reti, dietro al Napoli che ne ha segnati 54.
Cambiato l'assetto tattico in difesa, per l'assenza di De Rossi, la mossa fondamentale, però, l’ha preparata per l’attacco.
Posizioni diverse per 2 interpreti:Salah meno esterno e quindi più vicino a Dzeko; Pjanic alle loro spalle. E’ successo solo nell’ultima delle 8 partite e ha subito funzionato.
Il 4-3-1-2, con i calciatori utilizzati contro il Palermo, è servito soprattutto per il rilancio di Dzeko. «Ma che cosa stai fare qui? Vai subito nell’area avversaria» urlò Spalletti al centravanti durante la partita contro il Verona. Con Aguero o Jovetic ha segnato 50 reti in Premier con il City, 44 dei quali festeggiati dentro l’area di rigore. In precedenza, accanto a Grafite, ne contò 48 in 66 partite in Bundesliga con il Wolfsburg (comprese le coppe, in 2 stagioni ne fece 65). Salah è la prima scelta al suo fianco, ma in quel ruolo possono giocare anche El Shaarawy, Totti e Perotti. Quest’ultimo, con Pjanic abbassato a centrocampo, è preferito da trequartista. È la formula per la partita di sabato a Empoli, dove il capitano tornerà tra i convocati, ma per iniziare dalla panchina.
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