Investimenti e prestiti. E’ il mix della ripartenza voluta dal ceo Fienga e dal ds Petrachi per questa annata senza Champions, l’obiettivo indicato a Fonseca, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La nuova rifondazione della Roma, l’ennesima della proprietà Usa (nona stagione a Trigoria), ha avuto come principale riferimento gli acquisti inutili e soprattutto onerosi dell’estate del 2018 firmati da Monchi.
rassegna stampa
Roma, la ragion di mercato
Virata decisa del club giallorosso: acquistati a titolo definitivo solo i giovani. In prestito i senatori per non aggravare i conti
Gli strascichi degli errori fatti sul mercato l’anno scorso hanno condizionato il piano di rafforzamento della rosa che è stata consegnata, lunedì sera, al portoghese: 27 giocatori a disposizione, con 10 novità a completare ogni reparto. E, a conti fatti, nella sede di viale Toltoj c’è soddisfazione per il lavoro svolto in 64 giorni.
Il management di Pallotta ha deciso di voltare definitivamente pagina. Fonseca, pure se al fotofinish, è stato accontentato con almeno 2 giocatori per ruolo. Ed è questo l’aspetto fondamentale.
Sono stati spesi circa 120 milioni e ne sono entrati 113. Ma non è tanto il saldo negativo di 7 milioni a fare la differenza quanto la modalità scelta per aggiornare la rosa. La sintesi è questa: solo i giovani sono stati acquistati, in alcuni casi con pagamento pluriennale, sapendo che potrebbero diventare le plusvalenze del futuro; i senatori sono stati invece presi in prestito senza alcun obbligo di riscatto. Cioè sono stati evitati gli investimenti in stile Nzonzi e Pastore, tra l’altro con stipendi fuori budget, proprio per non pesare sul bilancio che verrà.
Istant team, dunque. In caso contrario, saluti e baci, senza andare a incidere sul prossimo bilancio. Ecco, dunque, i prestiti di Zappacosta (gratis e addirittura semestrale su richiesta del Chelsea che a gennaio non potrà fare acquisti), Smalling (3milioni), Kalinic (2milioni) e Mkhitarian (3). A titolo definitivo sono arrivati solo il portiere Pau Lopez (23,5milioni), il terzino Spinazzola (29 milioni e inserito nello scambio che ha portato Pellegrini alla Juve per effettuare la plusvalenza necessaria permettersi in regola a fine giugno), il centrale difensivo Cetin (3 milioni) e il centrocampista Diawara (21milioni scalati dai 34 versati dal Napoli per il pagamento della clausola di Manolas).
Pronta la lista Uefa per l’Europa League: 24 i giocatori (uno in meno perché sono solo 3 quelli provenienti dal vivaio: Florenzi, Pellegrini e il terzo portiere Cardinali), esclusi Fuzato e Cetin. Riccardi e Antonucci sono nella lista B.
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