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rassegna stampa

Roma, la caduta si fa in quattro

La prova di forza a Milano poi le frenate con Lazio e Napoli: ecco i motivi del flop

Redazione

Fa discutere in città e non solo la frenata della Roma in meno di 7 giorni. Dalla prova di forza a San Siro contro l’Inter al doppio flop all’Olimpico contro la Lazio e il Napoli. I protagonisti di Milano, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, non possono essere tornati nella Capitale a fare le comparse.

La Roma è stanca: lo ha sussurrato il ds Massara e lo ha detto chiaramente Perotti. Non è d’accordo, invece, l’allenatore che ha subito evidenziato la reazione dei giocatori nel finale della gara contro il Napoli. Nessuno, comunque, mette in discussione la preparazione. Il discorso è più ampio: i titolari pagano gli straordinari fatti in coincidenza degli impegni ravvicinati. I migliori non riposano mai (o quasi). E non recuperano, avendo pochi giorni a disposizione da un match all’altro, da piccoli contrattempi. Che in campo, la gara successiva, si sentono. E si vedono. E’ questo il problema che Spalletti, in tempi brevi, faticherà a risolvere.E lo sa bene.

La sessione invernale del mercato, e in parte quella estiva, non ha migliorato la rosa che, incompleta nei ruoli principali, sta sfiorendo nel momento più delicato della stagione. L’allenatore non è stato ascoltato. E questo pesa sulla sua decisione se rimanere o meno. I titolari affidabili, guardando chi viene utilizzato con più frequenza, sono al massimo 15. E il turnover non ha fatto altro che confermare la precarietà.

Così, con la rosa allestita in maniera grossolana, Spalletti ha dovuto ridisegnare la Roma. Il 3-4-2-1, per sua ammissione, è stata la virata che ha garantito sia la solidità che l’equilibrio. E l’efficacia (85 gol). Solo con questo sistema di gioco, senza terzini di ruolo, è riuscito a far giocare contemporaneamente Peres ed Emerson e a schierare da centrale Fazio che nella linea a 4 non si trova altrettanto bene. Appena, per convinzione o necessità, è stato costretto a intervenire sul modulo, la Roma è caduta: con il ritorno al 4-2-3-1 contro la Juve e il Napoli, le 2 sconfitte negli scontri diretti.

La Roma ha vinto qualche big match. Con chiare lezioni tattiche di Spalletti ai colleghi italiani e stranieri. Al San Paolo contro il Napoli, al Madrigal contro il Villarreal e a San Siro contro l’Inter. Spesso, però, ne ha sbagliata qualcuna in cui avrebbe dovuto prendersi i 3 punti senza se e senza ma. Non solo contro il Porto, nel ritorno dei play off. Anche nelle trasferte, finitecon 2 pareggi, di Cagliari ed Empoli. E avrebbe dovuto gestire meglio gli ultimi match contro la Lazio e il Napoli. Questione di mentalità, maturità e personalità. In campo e in panchina.