La Roma è incompleta, in questo mercato di gennaio i rinforzi sono obbligatori. La società giallorossa si prepara a piazzare colpi in entrata: ancora con esterni d’attacco che rischiano di essere sopravvalutati e al tempo stesso inutili, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". O con giovani, come Gerson.
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Roma, il fattore esterno di Rudi
Anche dentro Trigoria, e non solo fuori, si chiedono come mai la Roma debba acquistare il sostituto di Iturbe e non 2 terzini, uno a destra e uno a sinistra
Ceduto Iturbe, riserva di Gervinho e Salah, la Roma si è attivata per rimpiazzarlo. La prima scelta è Perotti: 12 milioni il costo del cartellino. L'alternativa El Shaarawy in prestito. Altre idee: Zielinski e Lens. Iturbe, in 19 presenze, ha realizzato solo 1 gol. Ma i candidati alla successione non sono andati meglio: Perotti 1 rete in 15 gare, El Shaarawy 3 in 24.
Anche dentro Trigoria, e non solo fuori, si chiedono come mai la Roma debba acquistare il sostituto di Iturbe e non 2 terzini, uno a destra e uno a sinistra. Dietro, per la verità, di rinforzi ne servirebbero 3. Ma se arrivasse il mancino Juan Jesus, in grado di fare sia il centrale che il fluidificante, sarebbero sufficienti 2 difensori (2 innesti per 3 ruoli). Bloccato, intanto, Kolasinac. Fondamentale resta però il rinforzo di cui si parla di meno: il terzino destro. Proposto Arbeloa. Anche Adriano andrebbe bene: è utilizzabile su entrambe le fasce. Come Santon. Sul mercato finirà quasi sicuramente van der Wiel, solo 11 presenze con il Psg e trattato già in passato da Sabatini. Acquistando il laterale destro, Florenzi ritroverebbe la posizione preferita, da esterno offensivo. Lì, tra l’altro a costo zero, è meglio di Iturbe e dei suoi possibili eredi.
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