Al rientro dalle vacanze Garcia ha fatto la voce grossa, ha ripreso in mano lo scettro del potere, si è messo i vestiti del sergente di ferro e ha programmato tutte doppie sedute di lavoro anche durante le feste. La terza, però, è stata annullata. Apriti cielo: «Siete già stanchi?», chiede un tifoso via social. Il senso è: Garcia cambia, ma alla fine resta tutto come prima. E il timore della gente è che la squadra non si reggeva in piedi prima e non si regga in piedi ora che si sta per ricominciare, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". Il tecnico ha “premiato” i suoi perché in questi giorni si sono allenati intensamente e non c’era bisogno di caricarli ancora di più a pochi giorni dalla ripresa del campionato.
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Roma, il bluff di Garcia. Più lavoro ma non è vero
Il tecnico ha “premiato” i suoi annullando la seduta di allenamento del pomeriggio perché in questi giorni hanno lavorato intensamente e non c’era bisogno di caricarli ancora di più a pochi giorni dalla ripresa del campionato
C’era bisogno di annunciare urbi et orbi il programma di lavoro? In questo modo si è prestato il fianco all’ironia della gente, con battute scontate e inevitabili sulla coerenza dell’allenatore e il suo atteggiamento troppo buono nei confronti del gruppo. Un autogol che si poteva evitare. Adesso si apre un varco: se la Roma non fa risultato a Verona, l’ironia diventa critica feroce; se invece vince, tutto verrà dimenticato.
E vincere a Verona (con il Chievo) non sarà semplice, viste anche le assenze. A centrocampo mancheranno Pjanic e Nainggolan per squalifica, come possibili sostituiti ci sono Vainqueur e Keita. Garcia sarà costretto a alzare Florenzi, puntando su Maicon o Torosidis come terzino destro, schierare Iago Falque e in mezzo De Rossi e Keita. Davanti Gervinho e Salah si scambieranno il ruolo di centravanti, data la squalifica di Dzeko.
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