rassegna stampa

La Roma gioca al ribasso

Sabatini costretto a rimanere in attesa su diverse trattative: per Salah è quasi tutto fatto, mentre per Dzeko il City deve abbassare le pretese

Redazione

E’ un po’ il leit-motiv dell’estate giallorossa: attesa e gioco al ribasso.

Dzeko (che ieri ha giocato una ventina di minuti nell’amichevole disputata dal City contro il Vietnam) costa 28 milioni?La Roma ne offre 20.

Per Adrianoil Barcellona chiede 8 milioni? A Trigoria ne propongono 2,5 più bonus.

Masuaku (che piace anche all’Inter) viene valutato 10 milioni dall’Olympiacos? Sabatini è fermo a 6. Il Psg vorrebbe rientrare con la cessione di Digne dei 15 milioni spesi lo scorso anno? Al momento l’unica offerta recapitata dai giallorossi è un prestito con diritto di riscatto. La sensazione, avvalorata da qualche rumors di mercato, è che la Roma stia cercando di prendere tempo.

ANDAMENTO LENTO -  E quella adottata sinora dal ds è probabilmente l’unica strategia che permette al club di rimanere con i piedi in più staffe (mostrando interesse per i calciatori in questione) e riuscire così nel proprio intento. Senza contare che così facendo si tenta di realizzare altri due obiettivi: 1) provare ad abbassare i costi dei cartellini 2) cedere i giocatori che non rientrano nel piano tecnico (come richiesto da Pallotta) e acquisire liquidità.

Il calciomercato del resto è ciclico. Bene o male da anni si ripetono (quasi) sempre le stesse dinamiche. Fino alla fine di luglio si muovono normalmente quelle che sono considerate le prime scelte: Vidal, Jackson Martinez, Sterling, Kondogbia e Di Maria (che sarà ufficializzato a breve dal Psg), rappresentano 5 calciatori top per altrettanti tornei d’elite. Poi c’è un momento di pausa di 10-15 giorni che fa spazio al rush finale nel quale riprendono le contrattazioni per coloro che non sono rientrati nel primo giro. È qui che la Roma è certa di poter piazzare gli elementi che reputa in esubero: Doumbia e Destro (nonostante interesse Bayer Leverkusen, oggi probabile nuovo contatto con la Fiorentina) in primis, Gervinho e/o Ljajc. È chiaro che c’è anche chi può anticipare l'addio: Cole, ad esempio, continua ad essere richiesto da un paio di club in Premier. Il problema è convincere il terzino che nella capitale sembra aver trovato il suo habitat naturale.

Marquinho piace al Carpi che però non riesce a garantirgli lo stipendio che percepisce. Per questo motivo va valutato l’inserimento dell’Udinese. Ma non finisce qui: perché dopo il no di Uçan alla Sampdoria, il club ligure ci riprova per Carbonero che però potrebbe rientrare nell'operazione-Bruno Peres con il Torino. Rimane in piedi la pista-Vrsaljko. Intanto il Bologna è in pressing su Torosidis.

BATTAGLIA VIOLA -  «Il caso Salah? Ha parlato il nostro presidente. La nostra posizione è in mano ai legali». Anche il ds Pradè non si discosta dalla linea intrapresa dalla società viola. La Fiorentina non arretra e chiede che venga rispettato un gentleman agreement tra i due club raggiunto dopo il viaggio del dg Rogg una decina di giorni fa a Londra. In questo rendez-vous, sostengono i toscani, era stato promesso un risarcimento tecnico. Il problema è che Paulo Sousa vorrebbe almeno uno tra Solanke e Loftus-Cheek, due under 19 dei Blues, che invece replicano offrendo Oriol Romeu. In alternativa viene chiesto un indennizzo economico (2-3 milioni circa). E Salah? Non può far altro che attendere. Ha l’intesa con la Roma (quadriennale da 3,5 milioni a stagione, compresi i bonus) che a sua volta ha l’accordo con il Chelsea (2+21). Manca il transfer. A Trigoria assicurano che a breve arriverà. Non resta che attendere. Del resto, una costante nel mercato giallorosso.