Monchi sta cercando, dalla fine della scorsa stagione, di allestire un team competitivo almeno quanto lo è stato quello che ha festeggiato, nell'ultima annata, il record dei punti (87) nella storia del club. Ma il ritardo nel concludere alcune operazioni, scrive Ugo TRani su Il Messaggero, non agevola Di Francesco che, dovendo addestrare i giocatori per il suo sistema di gioco (4-3-3), non è messo nella condizione migliore per lavorare.
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Roma frenata
La squadra migliora nel gioco e cresce fisicamente ma rimane incompleta. Di Francesco aspetta ancora un difensore e con Schick dovrà cambiare modulo
La bontà della prestazione di sabato contro l'Inter, pur alimentando comunque ottimismo per la crescita tattica e fisica della squadra, è stata accolta anche con più di un rimpianto. Presentarsi incompleti al via, proprio nell'anno in cui viene scelta una nuova guida in panchina, è stato un azzardo.
I primi 70 minuti della Roma nella sfida contro l'Inter sono stati entusiasmanti. Se i cambi di Spalletti, Joao Mario e a seguire Dalbert, hanno però aiutato i nerazzurri a organizzare la rimonta, la prima sostituzione ha avuto l'effetto boomerang nello schieramento giallorosso. Appena è uscito Defrel (ormai stanchissimo), la fascia destra ha mostrato la scontata fragilità che l'esterno offensivo, tra l'altro acquistato per fare il vice di Dzeko, ha nascosto per un tempo e mezzo.
La giustificazione della società, poco convincente, è questa: Karsdorp è stato preso quando erano sicure la conferma di Ruediger e la cessione di Manolas. Ma, con Peres che sulla fascia ci sa stare solo avendo dietro la linea a tre, l'emergenza andava affrontata in anticipo. Un mese fa.
Si torna alla tempistica, cioè lo studio e la programmazione dei tempi entro i quali deve svolgersi un'attività. Oggi, a meno di sorprese, la Roma annuncerà Schick. Che, attaccante di qualità e di prospettiva, è solo numericamente il sostituto di Salah. Non è un esterno. Di Francesco, per non mettere pure lui fuori posizione, deve cambiare il sistema di gioco: 4-3-1-2 (con il ceco accanto a Dzeko), 4-3-2-1 o 4-2-3-1 (con Patrik trequartista affiancato a Nainggolan o dietro al centravanti). Virata da fare in corsa. Non subito, però. Schick non va in campo da più di due mesi. Solo dietro la Roma può cambiare. Ma Monchi, con ancora 4 giorni a disposizione, deve prendere almeno un difensore. Un centrale che sappia stare a destra in attesa del recupero di Karsdorp, Peres e Nura.
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