rassegna stampa

Roma, esame da grande

I giallorossi ospitano l'Inter con l'obiettivo del sorpasso per tornare sul podio del campionato dopo il ko di Torino. Entrambe le squadre non possono permettersi altri passi falsi per non archiviare le ambizioni già a ottobre

Redazione

La sfida dell'Olimpico ha già il peso dello scontro diretto. Basta guardare la classifica per rendersene conto: la Roma insegue, con 10 punti, l'Inter che è un passo avanti a quota 11. In palio, al momento, c'è solo il 3° posto che resta però l'obiettivo minimo per i proprietari stranieri dei due club, Pallotta e Suning. Stasera si fa davvero sul serio, perché c'è il rischio di uscire di scena con largo anticipo, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". La Roma e l'Inter, fin qui, hanno recitato da incompiute. Il successo può avere l'effetto della svolta. Per entrambe. L'eventuale frenata, invece, rischia di bloccare il piano di crescita e di complicare il percorso in questa stagione già ad ottobre.

De Boer è pronto a cambiare per sette-undicesimi la formazione titolare che ha perso a Praga, ripresentando i migliori o comunque i più affidabili per il suo 4-2-3-1: Ansaldi, Miranda, Santon, Medel, Joao Mario, Perisic e Icardi. Già contro la Juve, dopo la prima sconfitta in coppa, il tecnico olandese ha mostrato di essere capace di cambiare rotta in poche ore. Spalletti, dal canto suo, è deciso ad azzerare ogni gerarchia per non farsi trovare impreparato. L'unico esperimento mirato a questa gara di campionato è stato il ritorno di Juan Jesus a sinistra, per avere un difensore di ruolo in più e un terzino d'attacco in meno.

Il 4-2-3-1 sembra essere tornato il sistema di gioco preferito. A Spalletti piace sia con Dzeko che senza. Il centravanti bosniaco rischia di saltare la seconda partita di fila. La scelta della formula, dunque, avrà in ogni caso i pro e i contro. Se non gioca il centravanti, avanza Florenzi (El Shaarawy non sta benissimo: fastidio alla caviglia). Dentro i contropiedisti (ecco spiegata tatticamente la possibile rinuncia, in partenza, a Totti) per rispondere al pressing alto dell'Inter. Nainggolan, sia nel 4-2-3-1 che nel 4-2-4, sarà il centrocampista più offensivo. A coprirgli le spalle De Rossi e Strootman.