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rassegna stampa

Roma e Lazio, mercato a due facce

LaPresse

A Trigoria si apprestano all'ennesima rivoluzione, A Formello, forti di una Champions League pressoché certa, possono con largo anticipo programmare la prossima stagione

Redazione

Il fronte comune (e inedito) a favore della ripartenza del campionato, è pronto nuovamente a scindersi. A breve si ritornerà all'antico con Roma e Lazio decise a portare avanti strategie diverse. In Lega ma soprattutto sul mercato, scrivono Stefano Carina e Daniele Magliocchetti su Il Messaggero.

A Trigoria si apprestano all'ennesima rivoluzione, non prima di aver tentato l'ultimo assalto ad un quarto posto vitale per i conti. A Formello, invece, forti di una Champions League pressoché certa, possono con largo anticipo programmare la prossima stagione, puntellando una rosa che spera ancora di realizzare un sogno chiamato scudetto.

I due club partono da basi e monte-ingaggi diversi: 140 milioni quello giallorosso, 75 milioni quello di Lotito. Una forbice che inevitabilmente dovrà assottigliarsi. La Roma infatti ha già in mente di diminuire il costo-lavoro di almeno un 20% (115 milioni) mentre per la Lazio - in previsione dei prossimi rinnovi, molti dei quali già eseguiti ma non ufficializzati (Cataldi, Lulic e Parolo) e altri in dirittura d'arrivo (Luis Alberto, Strakosha e Luiz Felipe), senza contare i nuovi acquisti - non potrà non alzarsi, avvicinandosi alla soglia a tre cifre.

La Roma dovrà stravolgere per l'ennesimo anno la rosa. Sono i conti a richiederlo. Se fosse possibile liberarsi di coloro che non rientrano più nei piani (Olsen, Karsdorp, Florenzi, Fazio, Jesus, Coric, Gonalons, Perotti, Pastore, Schick e Defrel) i problemi sarebbero per gran parte risolti. Tra questi, però, soltanto l'attaccante francese è già piazzato (9 milioni al Sassuolo). Per gli altri non sarà facile, a meno che non venga concessa loro la lista gratuita. Per rimettere i conti in ordine, servirà comunque il sacrificio di altre pedine. Al netto di Schick (Roma disposta a scendere a 24 milioni ma pagati in unica tranche dal Lipsia), gli indiziati sono quelli dai quali il gioco ammortamento-valutazione partorisce la plusvalenza più alta. Under (7,8) e Kluivert (12,7) sono i primi della lista. In entrata, almeno in partenza, le linee-guida sono altrettanto chiare: un vice-Dzeko (Kean in prestito), un terzino destro (Tomyasu) e i due sostituti di Smalling (Vertonghen) e Mkhitaryan. Al netto di qualche parametro zero utile alla causa (Bonaventura).