C'è ancora un pezzettino di strada da percorrere, l'ultimo, il più duro. Per poi vedere l'effetto che farà, che volto avrà la felicità oppure quanta paura trasmetterà una eventuale sconfitta. La Roma c'è, con Mourinho, senza Mourinho, con la Coppa o senza Coppa, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. La storia è già stata scritta, cogliendo due finali europee di fila, ora andrebbe colorata. In un colpo solo la stagione diventerebbe indimenticabile e questi ragazzi saliranno col passo lungo sul gradino degli eroi. Eroi di un popolo innamorato, che si emoziona viaggiando per l'Italia e per l'Europa con ogni mezzo. E ci ha preso gusto: nessuno vuole fermarsi. Budapest oggi è la città dei sogni. La Roma stasera avrà davanti la possibilità di alzare il trofeo più importante della sua storia. Mourinho quella magia l'ha sposata, ha insegnato ai suoi ragazzi e alla città che si può vincere, che si può andare oltre i propri limiti. Mou qui ha vinto e può farlo ancora, ma vincere due finali europee di seguito è davvero per pochi eletti e i nomi sono illustri. José ha insegnato che si può credere nell'impossibile e che quell'ultimo tratto di strada non deve spaventare ma incuriosire e appassionare. "Vorrei giocare una finale ogni settimana", va sostenendo José, che sa di cosa parla, avendone disputate cinque, facendo l'en plein. Stasera è la sesta volta, e dopo l'ultima curva vuole salire sul primo gradino del podio, mettendo la freccia su Giovanni Trapattoni. Mou, solitario al comando. Per poi, chissà, spezzare qualche cuore, andandosene via, come quella notte di Madrid, l'anno del triplete con I'Inter nel 2010. Lì aveva fatto tutto con il Real, stavolta aspetta eventuali corteggiatori. Stavolta l'impresa di vincere appare un po' più complicata: davanti, la Roma si troverà una squadra invincibile in questa competizione. Che cerca la sua settima gemma, mettendosi dietro, per numero di trofei vinti, a mostri sacri come Real Madrid, Barcellona, Milan, Liverpool e Bayern Monaco. La Roma cerca il colpo non solo per la gloria, per la sua storia, ma anche e soprattutto per riempire le proprie tasche con la partecipazione alla prossima ChampionsLeague. Stasera in campo non c'è in ballo solo il futuro di Mou, di Dybala, di Wijnaldum, c'è pure quello del club. E con i soldi della Champions non sarebbe più un mercato da sette milioni più i soli parametri zero e qualche pezzo importante; Dybala poi, non sarebbe tentato di cercare altre avventure, forse uguali al suo allenatore. Per Paulo, il destinoè infatti legato a quello di Mourinho. E lui come noto non vuole un mercato da 7 milioni. Non lo vogliono nemmeno i Friedkin, che però sono stati costretti a farlo per via dei paletti imposti dalla Uefa. Vincere stasera significa rendere immortale il presente e ricostruire il futuro, su basi nuove. Togliendo tutti paletti. In un colpo solo.
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Il Messaggero
Roma e José, una Coppa per sempre
Stasera la finale di Europa League contro il Siviglia, sei volte vincitore. Mou ha insegnato che ci si può credere, il successo oggi darebbe al club la possibilità di giocare la Champions la prossima stagione
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