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Il Messaggero

Roma d’attacco. E Ranieri fa 100

Roma d’attacco. E Ranieri fa 100 - immagine 1
Serve una Roma diversa. Che giochi preoccupata ma senza paura. Ma che soprattutto inizi a produrre gioco
Redazione

Tre gare per risollevarsi. Tre partite per tirarsi fuori da una situazione che da antipatica si sta facendo preoccupante. Tre gare, però, anche per cambiare pelle, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E il riferimento non è soltanto al capitano che dovrà scrollarsi di dosso la negatività che lo ha accompagnato in questo avvio di stagione e tornare a giocare come sa. Il riferimento è all'intera rosa, partita per giocarsi un posto in Champions e ora alle prese con la salvezza. Serve una Roma diversa. Che giochi preoccupata ma senza paura. Ma che soprattutto inizi a produrre gioco, a tirare in porta e a segnare con gli attaccanti e i centrocampisti. Avere più partite che punti (14 a 13), una differenza reti al passivo (-6), la coppia gol Dovbyk-Dybala che ha segnato meno del tandem Tengsted-Mosquera (6 a 7), essere rimasti a secco in cinque partite su 14, essere riusciti a mantenere la porta inviolata soltanto per 4 volte, sono la fotografia di un momento no che si protrae da tre mesi. È arrivata l'ora di voltare pagina, sfruttando il trittico Lecce-Como-Parma. Le analogie sinistre, Sir Claudio ha già fatto riferimento negli spogliatoi al 1986 (curiosità vuole dopo aver perso 2-3 in casa contro i giallorossi, arrivò il ko 1-0 sul lago), vanno ricordate ma messe da parte. Si parte sabato contro i pugliesi per quella che sarà la centesima partita di Ranieri in panchina con la Roma.